Come molti sapranno dal 3 giugno 2015
la tanto temuta normativa sui cookie è entrata in vigore,
dietro lo sconcerto dei più che non ci hanno capito molto e si sono
adeguati alla meno peggio ed i dubbi che si celano nelle varie
interpretazioni si nasconde lo spettro di multe astronomiche.
Per quei pochi che ancora non lo
sapessero il Garante della Privacy, colui che dovrebbe
tutelarci, ha emanato anche in Italia una legge europea in merito ai
cookie che vengono inviati quando si visita un sito od un blog.
Anche altre piattaforme, come blogspot,
che permettono invece di modificare l'html possono tutelare i loro
clienti ma solo se non aggiungete codici in più. In pratica i
pulsanti condividi dei social network o il
codice di Analytics potrebbero portarvi ad essere sottoposti a
verbale da parte del Garante della Privacy.
Affinché un blog o un sito internet
sia in regola con la normativa sui cookie deve implementare un
banner che sia ben visibile su ogni pagina del sito e che riporti la
cosiddetta “informativa breve”, all'interno deve esserci
un tasto con un link in cui è possibile leggere “l'informativa
estesa sui cookie”.
All'interno dell'informativa estesa il
visitatore deve poter essere informato di cosa sono i cookie,
quali sono e come disattivarli o cancellarli. Ovviamente
l'informativa non è uguale per tutti ed una parte sostanziale deve
essere redatta soggettivamente.
Un provvedimento di tale natura ha
creato il panico nell'intera rete, chi ci è andato di mezzo e
rischia di più è l'internauta con poche competenze informatiche e
legislative e con scarse risorse economiche.
Pensiamo a quanto deve aver sofferto la
casalinga che cerca di pagarsi una cena a fine anno grazie al suo
blog di cucina ed agli annunci di adsense. Probabilmente molti
avranno deciso di chiudere per evitare multe da capogiro.
Ad oggi però gli interrogativi sulla
normativa dei cookie sono molti. Per il banner è necessario uno
script e notevoli competenze informatiche, per l'informativa estesa
si rischia di dover consultare un legale o prendersi rapidamente una
laurea in legge ma ciò che ancora non fa dormire sonni tranquilli è
la probabilità, neanche tanto remota, che forse non abbiamo
considerato una cosa.
Il banner che molti siti internet
espongono informa che il sito che si sta visitando utilizza cookie e
che se non si vuole accettare si può uscire senza che alcun cookie
venga installato sul proprio terminale.
Come molti avranno già constatato
questo non è vero, i cookie vengono installati prima che venga
espresso il consenso. Provate a visitare vari siti internet e
verificate se si aprono banner pubblicitari prima che abbiate letto
l'informativa breve.
Affinché un sito sia in regola deve
impedire la visualizzazione di ogni programma di affiliazione prima
del consenso e per far ciò, temo, sarebbe necessario mettere le mani
nel portafogli e pagare un webmaster che modifichi il sito.
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