La realizzazione di un impianto
idrico domestico viene fatta grazie a tubi in polipropilene o
polietilene, i vecchi tubi zincati sono andati ormai in
pensione; per effettuare la giunzione di questi tubi in plastica
si utilizza il polifusore.
I tubi in polipropilene per
impianti idraulici sono quelli di colore verde e blu per intenderci
ed i raccordi sono del medesimo colore, il polifusore è il nome con
cui viene chiamata meno comunemente la saldatrice per tubi in
polipropilene.
Le vecchie tubature in ferro
dell'impianto idrico erano anche più complesse da installare, il
tubo doveva essere tagliato tramite tagliatubi e si doveva
anche eseguire la filettatura in quel punto; una volta
ottenuta la misura si passava a rendere impermeabile la filettatura
con il teflon.
I tubi in polipropilene semplificano il
lavoro di chi lo esegue per diversi motivi:
- la tagliatubi è di modeste dimensioni
- il peso dei tubi è basso
- non serve teflon
- la giunzione avviene in tempi rapidi
Una volta effettuata la traccia a
muro e trovati i vecchi tubi zincati si deve procedere a
rimuoverli (solo dopo aver chiuso il rubinetto in ingresso), una
volta rimossi si deve prendere la misura del tubo in polipropilene
che andrà a sostituire il vecchio.
Il tubo in polipropilene è semirigido
e non consente di essere curvato più di tanto, per cambiare
direzione si sfruttano i raccordi sempre dello stesso
materiale, per congiungerli senza perdite si utilizza il polifusore.
Il polifusore o saldatrice sfrutta
la termofusione del polipropilene, una volta collegata alla
corrente elettrica due protuberanze (chiamate matrici) si riscaldano
ad una temperatura tale da fondere quel tipo di plastica, per
effettuare la saldatura è sempre bene servirsi di guanti resistenti
al calore.
Quando il LED del polifusore si spegne
la temperatura è giunta al livello ottimale, per congiungere tubo
in polipropilene e raccordo basta inserirli nelle matrici
riscaldate per qualche secondo e poi accoppiarli nel più breve tempo
possibile.
Quando si effettua la giunzione
si deve imprimere una certa forza tenendo i due pezzi il più
perpendicolari (nel caso di raccordi a 90°, paralleli nel caso di
giunzioni parallele) possibili, dopo cinque/sei secondi la
termofusione può dirsi andata a buon fine; occorre ripetere la
stessa procedura per tutti i raccordi.
Il taglio dei tubi in polipropilene
deve essere effettuato solo con la tagliatubi idonea perché è
obbligatorio che la superficie tagliata sia sempre a 90° e
perfettamente liscia, taglierino e seghetto non vanno bene.
La scelta del polifusore è
importante, quelli che si trovano nei centri commerciali hanno
potenze di circa 800W ma è sempre meglio dirigersi verso prodotti
con potenze di almeno 1000/1200W.
La temperatura ideale per la
termofusione si raggiunge prima utilizzando un polifusore con
potenza maggiore e solitamente si viene dotati anche di accessori
utili come le matrici, i prezzi comunque vanno dalle 30 alle 70 euro
per un attrezzo di discreta fattura.
I tubi in polipropilene, necessitano di coibentazione, oppure, coibentati a sufficienza, lo sono già di per sé?
RispondiEliminaE questo, sia per impianti di acqua fredda che calda (impinati di riscaldamento/refigerazione esclusi)?
Mi riferireri ad un impianto nel quale i tubi siano sottotraccia, dal lato interno delle pareti di un'abitazione, o al più passanti scoperti, per brevi tratti (1, 2 metri), in locali relativamente "condizionati", come sottotetti e/o cantine.
Sempre meglio il buon vecchio rame coibentato
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