lunedì 22 aprile 2013

Realizzare un impianto con tubi e raccordi in polipropilene

La realizzazione di un impianto idrico domestico viene fatta grazie a tubi in polipropilene o polietilene, i vecchi tubi zincati sono andati ormai in pensione; per effettuare la giunzione di questi tubi in plastica si utilizza il polifusore.

I tubi in polipropilene per impianti idraulici sono quelli di colore verde e blu per intenderci ed i raccordi sono del medesimo colore, il polifusore è il nome con cui viene chiamata meno comunemente la saldatrice per tubi in polipropilene.

Se si volesse risparmiare sulla spesa dell'idraulico dovendo rifare un vecchio bagno con tubature zincate che perdono paradossalmente si potrebbe, il lavoro dell'idraulico è costoso ma il professionista sa sempre cosa fare e come farlo mentre chi si improvvisa perde più tempo e potrebbe non effettuare il lavoro a regola d'arte.

Le vecchie tubature in ferro dell'impianto idrico erano anche più complesse da installare, il tubo doveva essere tagliato tramite tagliatubi e si doveva anche eseguire la filettatura in quel punto; una volta ottenuta la misura si passava a rendere impermeabile la filettatura con il teflon.

I tubi in polipropilene semplificano il lavoro di chi lo esegue per diversi motivi:
  • la tagliatubi è di modeste dimensioni
  • il peso dei tubi è basso
  • non serve teflon
  • la giunzione avviene in tempi rapidi

Una volta effettuata la traccia a muro e trovati i vecchi tubi zincati si deve procedere a rimuoverli (solo dopo aver chiuso il rubinetto in ingresso), una volta rimossi si deve prendere la misura del tubo in polipropilene che andrà a sostituire il vecchio.

Il tubo in polipropilene è semirigido e non consente di essere curvato più di tanto, per cambiare direzione si sfruttano i raccordi sempre dello stesso materiale, per congiungerli senza perdite si utilizza il polifusore.

Il polifusore o saldatrice sfrutta la termofusione del polipropilene, una volta collegata alla corrente elettrica due protuberanze (chiamate matrici) si riscaldano ad una temperatura tale da fondere quel tipo di plastica, per effettuare la saldatura è sempre bene servirsi di guanti resistenti al calore.


Quando il LED del polifusore si spegne la temperatura è giunta al livello ottimale, per congiungere tubo in polipropilene e raccordo basta inserirli nelle matrici riscaldate per qualche secondo e poi accoppiarli nel più breve tempo possibile.

Quando si effettua la giunzione si deve imprimere una certa forza tenendo i due pezzi il più perpendicolari (nel caso di raccordi a 90°, paralleli nel caso di giunzioni parallele) possibili, dopo cinque/sei secondi la termofusione può dirsi andata a buon fine; occorre ripetere la stessa procedura per tutti i raccordi.

Il taglio dei tubi in polipropilene deve essere effettuato solo con la tagliatubi idonea perché è obbligatorio che la superficie tagliata sia sempre a 90° e perfettamente liscia, taglierino e seghetto non vanno bene.

La scelta del polifusore è importante, quelli che si trovano nei centri commerciali hanno potenze di circa 800W ma è sempre meglio dirigersi verso prodotti con potenze di almeno 1000/1200W.

La temperatura ideale per la termofusione si raggiunge prima utilizzando un polifusore con potenza maggiore e solitamente si viene dotati anche di accessori utili come le matrici, i prezzi comunque vanno dalle 30 alle 70 euro per un attrezzo di discreta fattura.

2 commenti:

  1. I tubi in polipropilene, necessitano di coibentazione, oppure, coibentati a sufficienza, lo sono già di per sé?
    E questo, sia per impianti di acqua fredda che calda (impinati di riscaldamento/refigerazione esclusi)?
    Mi riferireri ad un impianto nel quale i tubi siano sottotraccia, dal lato interno delle pareti di un'abitazione, o al più passanti scoperti, per brevi tratti (1, 2 metri), in locali relativamente "condizionati", come sottotetti e/o cantine.

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  2. Sempre meglio il buon vecchio rame coibentato

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