La stampante 3D permette di realizzare
diversi oggetti, le dimensioni ed il costo sono oggi un limite, un
domani non troppo lontano chiunque potrà stamparsi in casa un paio
di scarpe o un paio di occhiali.
Di certo oggi l'unico impedimento nel
prodursi in casa molte delle cose che sono possibili stampare in 3D è
il costo della stampante, anche il materiale di consumo non è ancora
a buon mercato e tale da giustificare la soddisfazione di alcuni
capricci.
Le lenti oftalmiche sono d'incredibile
interesse e realizzarle con una stampante 3D farebbe gola a molti.
Gli occhiali di una società olandese chiamata LuXeXcel sono
realizzati con una loro tecnologia chiamata Printoptical ed escono
già pronti all'uso, l'occhiale ottenuto può essere prodotto con
lenti non graduate e graduate.
Le differenze tra un'occhiale
realizzato con tecniche classiche e con la stampante 3D sono ancora
molto marcate, le lenti ottenute nel processo di costruzione vengono
sagomate ed incastrate nella montatura mentre quelle stampate in 3D
sono un tutt'uno con la montatura.
Queste non sono le uniche differenze
tra i due prodotti, le lenti ottenute con la stampante sono di un
unico indice di rifrazione che non necessità di trattamenti. Indici
di rifrazione medi ed alti in organico hanno bisogno del trattamento
antigraffio.
Il trattamento antiriflesso non è
possibile ottenerlo con una stampante 3D perché ciò si ottiene con
una macchina PVD che deposita vapori metallici in altovuoto. Il
trattamento della colorazione è ipotizzabile, sia totale che
sfumata.
La semplice sostituzione di una lente
non è possibile, non esiste distinzione tra lente e montatura. C'è
da dire che la realizzazione separata delle lenti sarebbe possibile
cosi come quella dell'occhiale ma sarebbe inutile per via della
complessità del lavoro di montaggio (a meno che chi acquisti la
stampante non sia un ottico).
Verificare la diottria ottenuta è
possibile solo grazie ad un frontifocometro e c'è poi da considerare
alcuni parametri tecnici come la distanza interpupillare e la
centratura del campo visivo.
Gli occhiali della LuXeXcel sarebbero
ipoteticamente adatti a sostituire quelli graduati che si trovano
nelle farmacie e nei supermercati, quelli per in cui il materiale
delle lenti non sia un polimero è ancora non oggetto di ricerca.
Con la tecnologia della LuXeXcel non ci
risulta sia possibile stampare lenti in vetro in titanio.
La qualità delle lenti ottenuta con la
tecnologia Printoptical sembra essere di buona fattura, la
possibilità di vedere superfici convesse con inestetici scalini è
stata superata grazie ad un processo opportunamente studiato.
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