Molti sono i siti dove si spiega come
effettuare la saldatura ad elettrodo di materiali ferrosi,
purtroppo però solo una bassa percentuale riesce ad usare
correttamente una saldatrice e di conseguenza saldare il metallo.
Acquistare una saldatrice ad elettrodo
di buona potenza non garantisce saldature ad arte e l'esperienza di
un fabbro non la si impara su internet.
Chi si spinge ad intraprendere la
saldatura senza aver mai provato a saldare si ricrederà presto e
riporrà la saldatrice in cantina a prendere polvere. In questa breve
analisi affronteremo quali sono i difetti di saldatura più
comuni e quali problematiche riscontrerà chi vuole saldare un
materiale ferroso non avendo esperienza pratica.
La saldatura ad elettrodo è un
processo che permette l'unione di più materiali metallici (uguali)
utilizzando una fonte termica ed un materiale d'apporto. La saldatura
più comune che può essere affrontata con il fai da te è quella
autogena, in questo processo si utilizza un materiale
d'apporto (elettrodo) che fonde in presenza di un arco fotovoltaico.
L'elettrodo fusibile deve essere
scelto in relazione al metallo da saldare ed una volta fuso fornisce
caratteristiche meccaniche della giunzione simile al metallo in un
punto lontano dalla zona termicamente alterata.
Durante tale processo però possono
verificarsi difetti di saldatura che inficiano il lavoro
fatto, le imperfezioni possono portare ad un collasso della
giunzione in tempi dipendenti dai carichi e dall'azione di agenti
chimici o atmosferici.
Uno dei difetti più comuni in una
saldatura ad arco ed elettrodo fusibile è la cricca,
senza addentrarsi in complicate spiegazioni di metallurgia la cricca
rappresenta una discontinuità bidimensionale più o meno grande
(microcricca se minore di 1 mm).
La presenza della cricca non è
visibile ad occhio nudo e porta al collasso della giunzione in
relazione alle sollecitazioni in esercizio.
Altro difetto da evitare quando si
salda è la mancanza di penetrazione o di fusione, questo si
verifica quando il materiale fuso non riempie interamente i lembi del
cianfrino. Il difetto è da riscontrarsi in un errore
dell'angolo di apertura del cianfrino o nella scarsa manualità
dell'apprendista saldatore.
L'errore può essere risolto solo se è
possibile eseguire la saldatura dal lato opposto, da non
sottovalutare la possibilità che vi sia una mancanza di penetrazione
nel cuore della saldatura. In questo caso non è possibile
porvi rimedio e sapere se vi è il difetto.
Molti e complessi sono gli altri
difetti interni di saldatura mentre quelli esterni sono più
comprensibili. Uno dei più comuni difetti esterni di saldatura è
l'eccesso di sovrametallo, in pratica l'operatore ha pensato
bene di aumentare le passate nella zona di giunzione. Peccato che ciò
sia sbagliato e l'eccesso di metallo provochi la rottura
prematura del giunto, contrariamente a ciò che si pensa.
Le irregolarità superficiali
sono da imputarsi ad una cattiva abilità dell'operatore, le maglie
sono irregolari e conferiscono un aspetto sgradevole alla saldatura.
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