martedì 2 settembre 2014

Saldatura ad elettrodo fai da te, meglio lasciar perdere

Molti sono i siti dove si spiega come effettuare la saldatura ad elettrodo di materiali ferrosi, purtroppo però solo una bassa percentuale riesce ad usare correttamente una saldatrice e di conseguenza saldare il metallo.

Acquistare una saldatrice ad elettrodo di buona potenza non garantisce saldature ad arte e l'esperienza di un fabbro non la si impara su internet.


Chi si spinge ad intraprendere la saldatura senza aver mai provato a saldare si ricrederà presto e riporrà la saldatrice in cantina a prendere polvere. In questa breve analisi affronteremo quali sono i difetti di saldatura più comuni e quali problematiche riscontrerà chi vuole saldare un materiale ferroso non avendo esperienza pratica.

La saldatura ad elettrodo è un processo che permette l'unione di più materiali metallici (uguali) utilizzando una fonte termica ed un materiale d'apporto. La saldatura più comune che può essere affrontata con il fai da te è quella autogena, in questo processo si utilizza un materiale d'apporto (elettrodo) che fonde in presenza di un arco fotovoltaico.

L'elettrodo fusibile deve essere scelto in relazione al metallo da saldare ed una volta fuso fornisce caratteristiche meccaniche della giunzione simile al metallo in un punto lontano dalla zona termicamente alterata.

Durante tale processo però possono verificarsi difetti di saldatura che inficiano il lavoro fatto, le imperfezioni possono portare ad un collasso della giunzione in tempi dipendenti dai carichi e dall'azione di agenti chimici o atmosferici.

Uno dei difetti più comuni in una saldatura ad arco ed elettrodo fusibile è la cricca, senza addentrarsi in complicate spiegazioni di metallurgia la cricca rappresenta una discontinuità bidimensionale più o meno grande (microcricca se minore di 1 mm).

La presenza della cricca non è visibile ad occhio nudo e porta al collasso della giunzione in relazione alle sollecitazioni in esercizio.

Altro difetto da evitare quando si salda è la mancanza di penetrazione o di fusione, questo si verifica quando il materiale fuso non riempie interamente i lembi del cianfrino. Il difetto è da riscontrarsi in un errore dell'angolo di apertura del cianfrino o nella scarsa manualità dell'apprendista saldatore.

L'errore può essere risolto solo se è possibile eseguire la saldatura dal lato opposto, da non sottovalutare la possibilità che vi sia una mancanza di penetrazione nel cuore della saldatura. In questo caso non è possibile porvi rimedio e sapere se vi è il difetto.

Molti e complessi sono gli altri difetti interni di saldatura mentre quelli esterni sono più comprensibili. Uno dei più comuni difetti esterni di saldatura è l'eccesso di sovrametallo, in pratica l'operatore ha pensato bene di aumentare le passate nella zona di giunzione. Peccato che ciò sia sbagliato e l'eccesso di metallo provochi la rottura prematura del giunto, contrariamente a ciò che si pensa.

Le irregolarità superficiali sono da imputarsi ad una cattiva abilità dell'operatore, le maglie sono irregolari e conferiscono un aspetto sgradevole alla saldatura.



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