martedì 4 novembre 2014

Metodi per allungare il pene, cosa c'è di vero

La dimensione dell'organo riproduttivo maschile è spesso identificata dall'uomo come simbolo di virilità, più è grande più cresce l'autostima. Per stabilire se un pene è piccolo occorre conoscere quale è la media nazionale, per gli italiani è un valore compreso tra i 15 ed i 16 cm, ovviamente in stato di erezione.

Nei casi in cui si è ampiamente sotto la media ci si deve rivolgere prima al medico curante e poi ad un andrologo, ogni altro rimedio fai da te è da evitare perché può essere dannoso alla salute.

Spesso le misure ridotte del proprio pene possono creare uno stato di ansia nel rapporto con l'altro sesso e con se stessi, la partner è lo strumento con cui testare eventuali problemi sia fisico che psicologico. Se la misura del proprio pene è al di sotto della media nazionale e si vuole porre rimedio nulla impedisce di farlo.

I rimedi che circolano in rete sono tutti alquanto rischiosi. Una delle pratiche più diffuse in internet per allungare il pene è il Jelqing, a sentire le testimonianze non ufficiali di persone che hanno testato il metodo si presume un ingrandimento di 2 cm in larghezza e 2 in lunghezza.

Il jelqing consiste in un movimento tipo “mungitura” in cui si simula il movimento con cui si ottiene il latte dalle mammelle delle mucche, con 20 minuti al giorno si otterrebbero risultati entusiasmanti.

In pratica si esegue uno stretching sul pene con conseguente allungamento ed ingrossamento, peccato che ciò porti a problematiche serie come irritazioni dell'uretra o problemi vascolari. Se gli esercizi per allungare il pene possono procurare danni ben più seri allora meglio dare un'occhiata agli strumenti per allungare il pene.

Uno dei più comuni strumenti che si trovano in rete è l'estensore, la parola definisce già l'oggetto. In pratica si tiene in trazione l'organo per un certo tempo ogni giorno, gli effetti prodotti dichiarati da chi lo vende sono vicini ad un miracolo.


Con l'estensore del pene sarebbe possibile, oltre all'allungamento, erezioni più durature o una maggiore resistenza all'eiaculazione, in realtà ciò che si ottiene di sicuro è simile ad un disastro. Se si utilizza un estensore per il pene senza monitoraggio si possono avere complicanze quali:
  • lesioni delle fibre nervose per stiramento
  • lesioni di cute del pene e del glande
  • infiammazioni od ematomi

Se proprio si decide di volerne provare uno meglio chiedere all'andrologo ed acquistarne uno approvato dall'Unione Europea e registrato al Ministero della Salute, costano di più ma si è sicuri di ciò che si è acquistato e si è seguiti da uno specialista.

Le pompe a vuoto utilizzano il principio fisico della trazione come gli estensori ma invece di un mezzo fisico per allungare il pene utilizzano il vuoto all'interno di una campana, quelli di nuova generazione utilizzano l'acqua come mezzo.


Anche qui i problemi causati da uno strumento per allungare il pene sono simili al precedente caso.

Il problema delle dimensioni del pene intervengono quando la dimensione a riposo è a di sotto dei 4 cm e 7 in erezione (microfallia), in quel caso l'operazione di allungamento del pene pone rimedio ad una problematica fisica e psicologica.

L'operazione per allungare il pene si chiama “falloplastica” ed è in tutto e per tutto un'operazione di chirurgia estetica ed è eseguita in day hospital. L'operazione di allungamento del pene consiste in una incisione cutanea tra i peli pubici dopodiché si va ad incidere il legamento sospensore del pene.

In pratica si si va a liberare il pene nascosto all'interno del corpo, il risultato è apprezzabile in vari centimetri. Come detto precedentemente per gli strumenti per allungare il pene con la falloplastica non si modificano in alcun modo le prestazioni sessuali.

Un'operazione di falloplastica costa circa 4500 euro.

Nessun commento:

Posta un commento