Un concentratore solare
luminescente, o LSC, è un materiale avente una matrice
trasparente ad alta qualità ottica (vetro o plexiglass) con
all'interno o sulla superficie una sostanza luminescente
(coloranti o fosfori) che assorbono la luce proveniente da una fonte
luminosa e la emettono all'interno della lastra.
Il principio di funzionamento di un
concentratore solare luminescente è abbastanza semplice, la luce
che colpisce la lastra viene intrappolata nel materiale da coloranti
fluorescenti e la quasi totalità della luce entrante viene
riflessa verso i bordi della piastra LSC dove si trovano delle
piccole celle fotovoltaiche che la assorbono.
- catturano la luce anche con cielo coperto
- l'installazione non richiede un orientamento esclusivamente verso una direzione
- sono prodotte con materiali a basso costo
- c'è bisogno di minore superficie
- si integrano nell'architettura dell'edificio in modo discreto
- forniscono superfici trasparenti
- i moduli di silicio non vengono colpiti dall'infrarosso e quindi non si riscaldano
- si prestano all'integrazione per serre
Il cuore dei pannelli LSC sono quindi i
coloranti fluorescenti dispersi nella matrice, il loro compito
è quello di assorbire la luce del sole e riemetterla all'interno
della lastra, il colore che assume la lastra quando viene colpita
dalla luce dipende dal colorante, la radiazione assorbita non è
totale e quindi la lastra appare trasparente o appunto colorata se vi
è un colorante.
Immagine da sciencedirect.com
I pannelli LSC sono capaci di
erogare energia elettrica in funzione dei coloranti impiegati, si
parte da 10W su metro quadrato per quelli trasparenti e si sale in
funzione dei vari pigmenti, si giunge ragionevolmente ad una potenza
di 40W su metro quadrato.
I concentratori solari luminescenti non
hanno tutti vantaggi essendo una tecnologia ancora in fase di
evoluzione
- la luce che subisce un effetto rimbalzo all'interno della lastra non sempre giunge alla cella di silicio e viene riassorbita dal colorante producendo calore
- la vita dei coloranti è ancora troppo breve rispetto alle celle di silicio imponendo una sostituzione quando la produzione di corrente elettrica si abbassa
I passi in avanti che si sono avuti dal
primo prototipo di LSC sono notevoli, il lavoro di ricerca si è
incentrato sul pigmento impiegato e sulla sua capacità di assorbire
la luce emettendo calore invece di inviare la radiazione alla cella,
la miscela ottenuta arricchendolo con alluminio tri
(8-idrossichinolina) evita il riassorbimento da rimbalzo.
Il costo dei pannelli in LSC potrebbe
significativamente attestarsi su circa un quinto, se non meno, di un
pari impianto fotovoltaico, l'efficienza a parità di energia
elettrica prodotta è circa 10 volte a favore del concentratore
solare luminescente, il costo dipende dal colorante fluorescente e
dalla tecnologia impiegata per la dispersione nella matrice.
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