Le soluzioni tecnologiche per
l'accumulo dell'energia elettrica da impianti da fonti rinnovabili
è costosa, gli accumulatori fino ad oggi sono una soluzione
molto impiegata per immagazzinare l'energia prodotta ma ora
sembra affacciarsi un nuovo tipo di sistemi di accumulo.
Il problema di ogni situazione in cui
si utilizzano accumulatori è il prezzo, nei sistemi di accumulo
per impianti fotovoltaici, o impianti da fonti rinnovabili, la
qualità, la quantità e le caratteristiche tecniche delle batterie
influisce sul prezzo.
Quando manca la corrente elettrica
sulla linea del gestore l'impianto fotovoltaico deve smettere di
produrla per un problema di sicurezza, con gli accumulatori si ha la
possibilità di non accorgersi del blackout. Gli accumulatori
fungono cosi da grandi gruppi di continuità.
Un gruppo di ingegneri australiani
sembra aver trovato la strada giusta per conservare con mezzi più
economici l'energia elettrica prodotta dagli impianti a
concentrazione solare. Si chiama Terrajoule la società
fondata nel 2009 che si pone come soluzione economica
all'immagazzinamento dell'energia elettrica prodotta da impianti da
fonti rinnovabili.
Questo innovativo sistema di
accumulo per impianti da fonti rinnovabili permette un risparmio
di circa il 20% a KWh rispetto ad ogni altro sistema attualmente
utilizzato, ma non solo. Infatti con il sistema di accumulo a
vapore della Terrajoule viene eliminato il problema del degrado
degli accumulatori, con questo sistema non c'è perdita di
prestazioni nel tempo.
Il tempo limite di degrado di questo
sistema di accumulo a vapore è di circa 25 anni e non è necessario
smaltirlo come rifiuto speciale, non ci sono acidi o materiali
tossici.
Il sistema di Terrajoule sembra voler
percorrere la strada inversa di molti suoi concorrenti, gli ingegneri
hanno dato uno sguardo al passato per risolvere i problemi del futuro
ed hanno riportato alla luce una tecnologia della fine dell'800, il
motore a vapore.
Il vapore però non è immagazzinato in
forma gassosa ma condensato e trasformato in acqua. Quando si
richiede energia elettrica l'acqua torna allo stato di vapore ed in
tutto questo processo l'energia persa è solo del 2%.
Le potenze attualmente in atto dei
sistemi di accumulo dell'azienda australiana è ancora lontana dal
poter essere impiegata in piccoli impianti a concentrazione
solare, la taglia minima è di 100 KW ed attualmente non sembra
possibile associare tale sistema con impianti fotovoltaici.
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