I freni per mountain bike
possono essere meccanici o idraulici, nel primo caso la forza
frenante è impressa sul cerchio da pattini in gomma mentre nel
secondo la forza viene trasmessa da pasticche su un disco solidale al
cerchio che si trova vicino al mozzo ruota.
Le prime biciclette del secolo scorso
si fermavano semplicemente smettendo di pedalare, i contro erano
molti: la frenata era approssimativa e si doveva sempre pedalare,
oggi i moderni freni a disco simulano i meccanismi che si trovano su
auto e moto.
I classici freni meccanici, o
V-brake, sono di concezione ormai superata ma non da scartare
a priori. Se l'uso della MTB non è estremo i V-brake potrebbero
andare benissimo. D'altra parte i freni meccanici sono più
economici, leggeri e facili da manutenere, i freni idraulici sono più
performanti ma costosi.
Il comportamento delle due tipologie di
sistemi frenanti per mountain bike può
mettere in discussione l'acquisto, ci sono in commercio V-brake che
svolgono un lavoro molto migliore di pessimi freni a disco.
La componentistica è maggiore nei
freni a disco, la mescola delle pasticche ed il materiale dei dischi
deve essere proporzionato alle prestazioni, i freni meccanici
imprimono la forza frenante grazie alla sola mescola del polimero (il
metallo dei cerchi ha la sua importanza ovviamente).
Il comportamento dei due impianti
frenanti lo si apprezza sui percorsi che si intende seguire, per
uso estremo assolutamente freni a disco mentre per uso urbano i freni
meccanici vanno bene. Su percorsi extraurbani le cose cambiano.
I freni a disco si fanno apprezzare su
fondi viscidi o bagnati, la minore quantità di acqua che
finisce tra la pasticca ed il disco evita fenomeni di scivolamento ed
abbassamento della temperatura. I V-brake su questi fondi faticano,
il polimero scende di temperatura e l'attrito tra due materiali cosi
diversi viene compromesso.
Su lunghe discese i freni a
disco fanno la differenza, i materiali di pasticche e dischi vanno in
temperatura e la geometria del disegno permette una grossa
dispersione di calore. I V-brake in discesa soffrono a causa
dell'aumento di temperatura dovuto all'attrito e ad un cattivo
smaltimento del calore, la forza frenante viene meno e la frenata si
allunga fino a rallentare invece di fermarsi.
Diversa è il risultato con i V-brake
ceramici (come gli Shimano XTR) o in carbonio ma servono
dei cerchi ceramici (la
spalla è in materiale ceramico) altrimenti il risultato è
tutt'altro che apprezzabile. Ciò che si ottiene con questa tipologia
di impianto frenante è paragonabile ad un sistema idraulico
medio/basso e per un entry level vanno bene. I consumi potrebbe
essere eccessivi in condizioni estreme, si consiglia di provare
diversi prodotti.
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