Parlare liberamente al telefono,
inviare messaggi o navigare in rete deve essere possibile a chiunque
senza il terrore di essere spiati, tutto ciò potrebbe
verificarsi a breve grazie ad un prodotto progettato in Svizzera e
che sarà presentato al MWC (Mobile Word Congress) di Barcellona.
Intercettare le conversazioni è
molto semplice ed i software nei moderni smartphone
sono una porta aperta verso il mondo esterno, chi utilizza il
telefono solo per conversazioni senza alcun contenuto importante non
sarà interessato ad un telefono criptato anti intercettazione
mentre chi lavora e necessità di una certa privacy si.
I nomi dei creatori del Blackphone sono
illustri, Paul Zimmerman è conosciuto nell'ambiente come uno
degli specialisti della privacy, ha ideato il PGP, un
protocollo di cifratura talmente sicuro da essere paragonato a quello
in uso dai militari.
Altri nomi illustri sono Silvia-Ramos
e Javier Aguera, noti per aver creato un'azienda che
realizza smartphone open source,
Geeksphone, con una certa attenzione alla protezione dei dati
sensibili.
Ci sono anche Jon Callas e Mike
Janke che si occupano di piattaforme di comunicazione sicure.
Con questi nomi illustri il Blackphone
dovrebbe essere un dispositivo elettronico votato alla difesa della
privacy, essendo realizzato proprio per evitare di far
ascoltare agli altri le proprie comunicazioni ed i movimenti in rete
viene fornito per essere utilizzato da ogni operatore e privo di
programmi di che potrebbero dialogare con l'esterno.
Il Blackphone verrà venduto con un
sistema di chiamate e messaggistica criptate, la connessione
alla rete sarà anch'essa criptata tramite il VPN, una rete
privata protetta. Il sistema operativo sarà una versione
protetta di Android chiamato PrivatOS, di cui ancora non
si ha notizia.
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