Quando un pensionato fa richiesta di un
finanziamento con cessione del quinto può accadere che la
finanziaria chieda denaro ugualmente ogni anno, non c'è niente di
strano ma chi chiede il prestito dovrebbe essere informato prima.
Un finanziamento con cessione del
quinto, ad esempio con l'INPS nel caso di pensionati, non
vuol dire che l'istituto che concede il prestito non chieda un
reintegro di somme mancanti.
In tal caso sarà chi ha ricevuto il
prestito a pagare la differenza.
Ogni anno le finanziarie, se non ci
sono problemi, inviano a chi ha richiesto il prestito un resoconto,
capita spesso che chiedano somme da integrare a quanto mancante. Se
ad esempio la rata mensile è di 150 euro non è detto che l'INPS
versi proprio quella cifra, il quinto essendo variabile potrebbe
impedire all'ente che gestisce le pensioni di pagare quanto dovuto.
In tal caso sarà chi ha ricevuto il prestito a pagare la differenza.
Quando si chiedono i prestiti
personali con la cessione del quinto si dovrebbe tenere conto di
questa variabile e scegliere una rata che sia più bassa del quinto,
comunque sia la differenza che potrebbe essere dovuta a chi ha
concesso il prestito è poca cosa.
Nel caso dell'immagine l'istituto di
credito sta richiedendo una somma ben più alta di quanto dovrebbe
essere, la prima cifra a debito è molto elevata rispetto alle altre
ma ciò trova una spiegazione plausibile.
Se l'istituto di credito invia il
denaro dopo una certa data del mese potrebbe verificarsi che non ci
sia il tempo da parte dell'INPS di versare quanto dovuto per la prima rata. Le pensioni
infatti vengono evase il primo del mese e non c'è possibilità che
paghi arretrati se ha versato al pensionato l'intera pensione senza
la trattenuta della rata.
L'istituto di credito a cui ci si è
rivolti per il prestito non invia nessuna lettera per la mancanza
della rata/e perché non è il richiedente colui che si occupa di
pagare le rate, ciò avviene però dopo un anno.
Quando arriva il primo riassunto da
parte della finanziaria non ci si deve preoccupare se chiedono di
coprire le quote mancanti e potrebbe essere cosi anche negli anni
successivi.
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