lunedì 1 settembre 2014

Prestito personale con cessione del quinto, primo resoconto

Quando un pensionato fa richiesta di un finanziamento con cessione del quinto può accadere che la finanziaria chieda denaro ugualmente ogni anno, non c'è niente di strano ma chi chiede il prestito dovrebbe essere informato prima.

Un finanziamento con cessione del quinto, ad esempio con l'INPS nel caso di pensionati, non vuol dire che l'istituto che concede il prestito non chieda un reintegro di somme mancanti.

Quando un pensionato si reca all'INPS per chiedere il modulo con la cifra che può cedere ogni mese si illude che essa sia fissa ed irremovibile, in realtà non è cosi, nel caso ci siano trattenute il quinto potrebbe essere meno di quanto riportato sul certificato dell'INPS.

In tal caso sarà chi ha ricevuto il prestito a pagare la differenza.

Ogni anno le finanziarie, se non ci sono problemi, inviano a chi ha richiesto il prestito un resoconto, capita spesso che chiedano somme da integrare a quanto mancante. Se ad esempio la rata mensile è di 150 euro non è detto che l'INPS versi proprio quella cifra, il quinto essendo variabile potrebbe impedire all'ente che gestisce le pensioni di pagare quanto dovuto. In tal caso sarà chi ha ricevuto il prestito a pagare la differenza.

Quando si chiedono i prestiti personali con la cessione del quinto si dovrebbe tenere conto di questa variabile e scegliere una rata che sia più bassa del quinto, comunque sia la differenza che potrebbe essere dovuta a chi ha concesso il prestito è poca cosa.

Nel caso dell'immagine l'istituto di credito sta richiedendo una somma ben più alta di quanto dovrebbe essere, la prima cifra a debito è molto elevata rispetto alle altre ma ciò trova una spiegazione plausibile.


Se l'istituto di credito invia il denaro dopo una certa data del mese potrebbe verificarsi che non ci sia il tempo da parte dell'INPS di versare quanto dovuto per la prima rata. Le pensioni infatti vengono evase il primo del mese e non c'è possibilità che paghi arretrati se ha versato al pensionato l'intera pensione senza la trattenuta della rata.

L'istituto di credito a cui ci si è rivolti per il prestito non invia nessuna lettera per la mancanza della rata/e perché non è il richiedente colui che si occupa di pagare le rate, ciò avviene però dopo un anno.

Quando arriva il primo riassunto da parte della finanziaria non ci si deve preoccupare se chiedono di coprire le quote mancanti e potrebbe essere cosi anche negli anni successivi.

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