I circuiti frigorigeni come gli
impianti di refrigerazione e di condizionamento dell'aria
sono dotati di filtrazione tramite un filtro disidratatore, la
funzione di questo filtro è di deumidificare e deacidificare il
liquido refrigerante ed in alcuni casi anche di eliminare
particelle solide presenti nel circuito.
Il filtro disidratatore è
composto da elementi interni che svolgono l'azione filtrante
meccanicamente, il materiale filtrante può essere di diverso
tipo in relazione alla tecnologia costruttiva, il gel di silice
è uno di questi altri sono realizzati con setacci molecolari
o con allumina attivata.
L'eliminazione dell'umidità negli
impianti frigoriferi a compressore è fondamentale per la durata
dell'impianto stesso, la causa della sua presenza è da imputare ad
un vuoto inadeguato prima di caricare il refrigerante ma si
riscontra umidità anche quando si rabbocca con olio che è venuto a
contatto con l'umidità presente nell'aria.
L'olio è igroscopico e se è contenuto
in recipienti che non sono stati essiccati può portare umidità
all'interno dell'impianto, altri inconvenienti possono derivare da in
difetti di tenuta dei raccordi, una volta che l'impianto si
trova soggetto al problema umidità si possono creare delle morchie
che rendono debole la lubrificazione degli organi del compressore
e intasano le condutture, una presenza eccessiva di acqua
produce formazioni di ghiaccio con conseguenza dell'occlusione
delle valvole d'espansione.
Sul mercato si trovano diversi
filtri disidratatori, la difficoltà sta spesso nello scegliere
tra le due categorie, a carica sfusa e a cartuccia solida,
la prima è costituita da un filtro che presenta una molla che tiene
pressato del materiale filtrante mentre nel secondo caso la cartuccia
è un tutt'uno in cui il materiale è stato precedentemente pressato
ed agglomerato.
Per individuare il filtro
disidratatore nell'impianto occorre guardare tra il condensatore
e la valvola d'espansione, la forma non è standard, prima del filtro
disidratatore è possibile riscontrare un dispersore che serve
per smistare correttamente il fluido all'interno del filtro, subito
dopo sarebbe buona prassi installare un indicatore di umidità
che fornisce i valori reali di umidità e permette di intervenire
quando serve.
Immagine circuito frigorifero, fonte:Carly
L'attacco a saldare se in
acciaio ramato garantisce una tenuta alla pressione maggiore
rispetto ad un semplice attacco in rame, si
trovano in commercio anche filtri disidratatori con attacco
filettato.
Il filtro disidratatore va posto tra il
ricevitore e l'organo di espansione ed è obbligatorio
rispettare il senso di circolazione del fluido (basta seguire le
frecce), particolare attenzione va posta sulla elettrovalvola a
valle del filtro, meglio dimensionare correttamente per
non pregiudicare la tenuta meccanica del filtro.
La manutenzione dei circuiti
frigorigeni dotati di filtro disidratatore deve essere eseguita
annualmente sostituendolo, la durata è variabile ma è consigliabile
sostituirlo in questo periodo di tempo.
Prima di acquistare un filtro
disidratatore antiacido occorre conoscere le condizioni di
lavoro a cui andrà incontro:
- Pressione
- temperatura
- tipo dell'olio
- fluido
- condizioni esterne
i dati dell'impianto e le
tabelle saranno necessari per scegliere il filtro
disidratatore adeguato, supponendo di avere a che fare con un
fluido refrigerante R407C ed una temperatura di
condensazione di 55°C con
una carica dell'impianto di 30 Kg, si ricava la capacità
assorbente del filtro disidratatore:
(1,050-55)*30/1,000= 29,85 g di H20
dove si è indicato con 1,050 p.p.m
l'umidità contenuta nel refrigerante prima del filtro, dalla
capacità di assorbimento ci si può riferire ad un a tabella
specifica dove è possibile trovare il filtro disidratatore corretto,
alcuni riportano in tabella le gocce d'acqua invece della
capacità d'assorbimento, basta considerare che 1g di H20
equivale a 20 gocce d'acqua.
Complimenti... chiarissimo, ma sarebbe possibile montare un filtro su un impianto domestici ( caldo freddo ) ?
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