Il ciclista coinvolto in un incidente
stradale è colui che subisce i danni più gravi, l'urto contro un
veicolo di massa ben maggiore della propria risulta alle volte
fatale, i sistemi di sicurezza per ciclisti ci sono ma spesso
sono snobbati da chi va in giro per la città.
Il ciclista amatoriale che esce in bici
per fare parecchi chilometri nel fine settimana è ben più
consapevole dei rischi che si corrono e si protegge con il casco,
anche se non è un rimedio definitivo contro i traumi da incidente
può salvare la vita, altri sistemi di sicurezza sono impiegati da
chi gareggia in MTB.
Chi esce in bicicletta per girare in
città non si rende conto che gli incidenti al di sotto dei 50 Km/h
sono quelli più comuni ed un urto a quella velocità potrebbe essere
fatale per il ciclista, il pensionato o la casalinga di mettere una
protezione non ci pensano proprio ed in assenza di una normativa è
difficile evitare che accadano incidenti anche gravi.
In Svezia hanno progettato e realizzato
un collare per ciclisti al cui interno è celato un airbag,
quando si è coinvolti in un incidente l'airbag si apre e protegge la
testa ed il collo dall'urto, l'invenzione ancora in fase di studio ha
suscitato parecchio interesse ma pone domande non di poco conto.
Durante un impatto testa e collo si
possono trovare in posizioni con forte inclinazione e l'apertura di
un airbag potrebbe causare danni ben maggiori dell'urto stesso con un
veicolo, utilizzare un airbag in un auto senza la cintura di
sicurezza produce danni molto rilevanti. Si spera che questi dubbi
siano stati oggetto di progettazione da parte dell'inventore.
Dalle competizioni arriva il collare
per i ciclisti, l'Alpinestars Bionic Neck Support è un
collare per uso agonistico da utilizzare solo in presenza di un casco
integrale, l'eccessiva prudenza in questo caso non rende questo
accessorio per ciclisti di facile adattabilità ad un ambiente
urbano. D'altra parte il casco integrale non lo si vede indossare
neanche dagli scoteristi.
Il collare dell'Alpinestars protegge
da inclinazioni repentine del capo dovute a salti nelle piste di
Mountain Bike o nel Free Ride ed il casco rende questi movimenti
molto più accentuati, per la città non sarebbe sconveniente
introdurre un collare in poliuretano che impedisca alla testa (senza
il casco) di effettuare movimenti repentini.
L'urto contro un veicolo pone
problemi di sicurezza molto più complessi quando si parla di
ciclisti, schivare un auto quando ci si trova su una bicicletta può
essere più difficile che quando si è a piedi, nell'urto oltre alla
testa sono a rischio anche, faccia, collo, spalle, torace e gli arti.
La sicurezza passiva delle
automobili nei confronti dei pedoni fa passi da gigante ogni
anno, le strutture della carrozzeria anteriore si deformano per
permettere ad un pedone di subire meno danni possibili in caso di
incidente, il paraurti si rompe ed il cofano si piega in modo
controllato.
Il ciclista però a differenza del
pedone si trova in una posizione più alta rispetto al pedone ed
impatta su superfici diverse, la Volvo V40 è un'automobile
progettata per salvaguardare pedoni e ciclisti gli airbag per questa
macchina si trovano anche all'esterno.
Il sistema di sicurezza attiva posto
all'esterno del veicolo della Volvo V40 permette ad un pedone o ad un
ciclista di impattare contro un airbag che evita il contatto contro
la superficie dura dei montani anteriori o del tergicristallo, la
Pedestrian Airbag Technology della Volvo sembra ad oggi
garantire un minimo di sicurezza in più in caso di incidente contro
un pedone o un ciclista.
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