L'anno è il 2017 e la nazione che
effettuerà il primo switch-off radio sul
suo territorio sarà la Norvegia, l'Italia si adeguerà alle
trasmissioni radiofoniche in digitale solo più avanti.
Spegnere la trasmissione in modulazione di frequenza è solo
una conseguenza logica che segue il passaggio epocale della TV al
digitale terrestre.
Tutti sanno che prima o poi dovrà
avvenire ma il DAB spaventa per gli effetti negativi nelle già
vuote tasche degli italiani. Il DAB (Digital Audio
Broadcasting) sembra un acronimo già sentito ma forse
qualcuno lo confonde con il DAT (Digital Audio Tape), un sistema che
doveva rappresentare l'evoluzione dei nastri da analogici in digitale
e che invece fu soppiantato dalla tecnologia dei CD.
La copertura del territorio norvegese è
di oltre il 99% onde per cui il passaggio sarà indolore. Ci si
domanda quali possano essere le problematiche della cattiva
ricezione del segnale digitale sulla riproduzione audio, sappiamo
a nostre spese che la TV digitale non è il massimo in ogni
situazione.
Altro dubbio proviene dalla possibile
interferenza con altri segnali digitali che viaggiano
nell'etere, ricordiamo che i filtri LTE per il digitale
terrestre sono giunti in seguito al passaggio del digitale ed
hanno costretto tutti a spendere altro denaro per poter vedere alcuni
canali della TV.
Altro dilemma, non da poco, sarà la
conversione di tutti gli apparecchi radio attualmente
installati sulle autovetture. Ancora non è stato presentato alcun
convertitore da FM a digitale per cui si prospetta un'altra
spesa dovuta alla completa sostituzione della radio in auto.
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