Chi ha subito un grave incidente o causa malattia è costretto a vivere su una sedia a rotelle oggi può sperare di rivedersi sulle sue gambe, dalla Nuova Zelanda arriva Rex un esoscheletro robotico che consente ad un essere umano che non può utilizzare le gambe per alzarsi e camminare di simulare gli stessi movimenti di una persona senza handicap.
Rex
Rex è essenzialmente un progetto ancora giovane ma funzionante, le gambe robotiche sono costituite da sistemi oleodinamici comandati da un joystick che la persona disabile utilizza per camminare, salire gli scalini o girarsi, l’energia necessaria ai movimenti è fornita da batterie ricaricabili, una volta ben allacciati a Rex si può anche stare in piedi e lavorare normalmente avendo libere le mani.
Con Rex si possono compiere semplici gesti quotidiani come prendere un barattolo posto su una credenza, sostituire una lampadina e soprattutto ritrovarsi a guardare una persona negli occhi senza dover alzare lo sguardo, oltre gli innumerevoli vantaggi pratici dello stare su due gambe ci sono vantaggi medici dovuti ad una migliore circolazione sanguigna ed alla diminuzione significativa della probabilità di contrarre infezione.
I limiti di Rex ovviamente ancora ci sono, le batterie vanno ricaricate spesso perché il sistema consuma molto (durano circa due ore), il peso della struttura è di soli 39 Kg, i movimenti sono lenti (si fanno circa 3 metri al minuto), il peso di chi lo utilizza non deve superare i 100 Kg, l’altezza deve essere compresa tra il metro e 50 ed il metro e 90 ed altre caratteristiche fisiche devono essere nella norma, la possibilità di utilizzare Rex robotic exoskeleton da seduti ed alzarsi da soli con gambe robotiche è un passo in avanti della moderna tecnologia.
La commercializzazione è solo per la Nuova Zelanda ed era prevista per il 2011 anche in Europa.
Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno a 150.000 euro.
Hulc
I primi a lavorare sugli esoscheletri robotici sono stati gli americani e più esattamente le strutture militari governative, la possibilità per un soldato di affrontare percorsi impervi con pesi sempre maggiori ha spinto ad investire importanti finanziamenti verso la progettazione di apparati meccanici che incrementassero la potenza e diminuissero la fatica.
L’esoscheletro robotico Hulc è stato pensato per giungere in aiuto di persone che si trovano in difficoltà in zone dove l’accesso a Jeep o altri mezzi di soccorso è vietato, grazie a strutture idrauliche e a batterie che garantiscono un operatività di 96 ore è possibile camminare ad oltre 15 Km/h con un carico sulla schiena di 100 Kg come fosse di 5 Kg.
ReWalk
Da Israele giunge l’esoscheletro ReWalk, creato dal quadriplegico Amit Goffer consente la mobilità degli arti inferiori sfruttando però degli algoritmi (opportunamente elaborati da un processore) legati al movimento di quelli superiori, grazie ad un telecomando è possibile utilizzare degli schemi preimpostati per salire scale o piegarsi.
Il peso della struttura è di soli 18 e con un autonomia di 8 ore consente una discreta libertà di spostarsi, la velocità di 3 Km orari è tutto sommato considerevole.
L’utilizzo di ReWalk è destinato a chi ha una mobilità superiore (soprattutto gli arti) in buono stato ed un sistema cardiovascolare senza patologie.
Anche per ReWalk come per Rex la commercializzazione era prevista per il 2011.
eLEGS
Dagli Stati Uniti ancora un altro esoscheletro, eLEGS, creato dal Dr Kazerooni, a differenza degli altri esoscheletri sfrutta dei sensori che ricevono dei segnali dagli impulsi elettrici nel corpo e li inviano ad un sistema di gestione computerizzato che analizza le intenzioni del soggetto e consente di alzarsi, sedersi e camminare in linea retta ad una velocità massima di oltre 3 Km orari, il peso contenuto e l’autonomia di ben 6 ore consentono di progettare spostamenti anche fuori casa.
Anche per eLEGS è necessario che si abbia una mobilità della parte superiore del corpo e delle dimensioni fisiche non eccessive.
Prevista per il 2011 l’utilizzo nelle cliniche e per il 2013 la commercializzazione privata.
Hal
Dal Giappone non poteva certo mancare un esoscheletro cosi la Cyberdyne si presenta sul mercato mondiale con Hal.
Come per eLEGS Hal è capace di convertire gli impulsi elettrici del corpo umano in azioni, a differenza degli altri esoscheletri Hal si compone di una parte inferiore e di una parte superiore, l’autonomia è di 5 ore e consente di camminare, salire e scendere le scale.
La Cyberdyne commercializza Hal solo per il mercato Giapponese ma sta aprendo una sede in Danimarca dove con molta probabilità aggredirà il mercato europeo.
Nessun commento:
Posta un commento