Un accumulatore permette di
immagazzinare energia e restituirla quando necessario, quelli più
comuni sono ad accumulo elettrico ma ne esistono di pressione,
termici ed altro; l'accumulatore elettrico reversibile (o
ricaricabile) trasforma l'energia elettrica che gli viene
somministrata in energia chimica e la trasforma in energia elettrica
quando viene applicato un carico.
Un accumulatore ricaricabile
viene più comunemente chiamato “batteria ricaricabile” ed
i campi di applicazione sono svariati, le automobili, le moto, i PC
portatili o i lettori MP3 ne possiedono una o più di una, quando
ancora non erano presenti sul mercato le pile ricaricabile si
utilizzavano le batterie usa e getta, una volta terminata
l'energia che potevano erogare venivano gettate, era impossibile
ricaricarle ed il dispendio economico era notevole.
Sulle batterie se ne dicono di cotte e
di crude, per fare durare di più una batteria ricaricabile
occorre seguire una certa prassi, per meglio differenziare i campi di
utilizzo si prenderà ad esempio delle batterie per diverse
applicazioni.
La batterie per auto, per moto o
scooter, per imbarcazione o per camper sono quasi tutte sigillate e
non è più permesso aggiungere acqua distillata per ripristinare il
livello corretto degli elementi, quelle che costruivano fino agli
anni 90 del secolo scorso duravano di più proprio perché era
possibile impedire agli elementi di rimanere asciutti.
L'accumulatore è costituito da due
elettrodi, uno negativo ed uno positivo, mentre all'interno si può
trovare un acido elettrolito o un gel, quando l'interazione tra
l'acido e le piastre viene meno la batteria deve essere sostituita;
le più comuni batterie sono al piombo e la loro vita è compresa tra
i 6 e i 48 mesi, ciò che causa la loro prematura dipartita è la
solfatazione.
Ciò che si deve evitare quando si
possiede una batteria al piombo è di lasciarla per lungo tempo
collegata al veicolo (o imbarcazione) senza metterla in funzione, la
solfatazione produce cristalli di solfato di piombo intorno alle
piastre fino a quando viene inibito ogni altro processo di carica
e scarica.
Per evitare di acquistare spesso
batterie è conveniente seguire alcuni semplici consigli:
- staccare la batteria quando non serve per lunghi periodi
- tenere la batteria in casa nel periodo invernale
- se rimane collegata mettere in moto il veicolo ogni giorno
- evitare di scaricarla eccessivamente
- collegare la batteria ad un pannello fotovoltaico per auto (avendo cura di staccarla dal suo carico)
- collegare la batteria ad un carica batteria da casa (che esegue cicli di carica e scarica)
Ciò che sarebbe meglio sapere quando
si acquista una batteria da auto è:
- quando l'elettrolita è stato inserito nell'accumulatore; per gli scooter o le moto le batterie vengono vendute con il liquido da aggiungere solo quando necessario, ciò per allungarne la vita
Meglio evitare di credere ad alcuni
luoghi comuni, se qualcuno vi vuole vendere una batteria nuova
acquistata magari mesi prima e mai installata meglio respingere
l'offerta, le batterie si scaricano ugualmente anche se rimangono su
un ripiano e dopo solo 8 mesi possono anche essere inutilizzabili.
Batterie per dispositivi elettronici
Altri tipi di batterie ricaricabili
sono quelle per dispositivi elettronici quali:
- cellulari
- PC portatili
- macchine fotografiche digitali
Anche per queste batterie i luoghi
comuni si sprecano, non è insolito ascoltare venditori di PC
portatili consigliare l'acquirente di non installare la batteria e di
collegare il PC solo con l'alimentatore, non esiste niente di più
sbagliato.
Le batterie di qualsiasi tipo siano si
scaricano naturalmente e piano piano perdono la percentuale di carica
che possono erogare, togliere una batteria da un portatile per
allungarne la vita è una sciocchezza.
Ci sono dei risvolti negativi dal
togliere la batteria dal portatile:
- se si verifica un blackout il PC si spegne di colpo
- si possono perdere dati importanti quando va via la luce
- l'elettronica del PC ne risente
- la corrente proviene dall'alimentatore e non è predisposto per erogare corrente continuamente, potrebbe surriscaldarsi e creare cortocircuiti
Ciò che annoia moltissimo è
acquistare una batteria ricaricabile di un portatile,
l'esborso economico è notevole, i modelli di computer si succedono
con una rapidità incredibile e un modello acquistato un paio d'anni
prima è già obsoleto, per evitare di acquistare una batteria nuova
ad un costo esorbitante ci si può rivolgere ad un esperto di
elettronica che sostituirà le pile all'interno dell'involucro (le
pile si possono acquistare in negozi di elettronica tipo GBC), per
far ciò si dovrà tagliare con molta cautela il contenitore ed
incollarlo a lavoro finito.
La precisazione è d'obbligo, meglio
lasciar perdere il fai da te e rivolgersi solo a personale
qualificato, l'operazione se effettuata in modo scorretto potrebbe
provocare l'esplosione della batteria.
Scaricare totalmente una batteria
ricaricabile è un buon modo per allungarne la vita, l'effetto
memoria tanto indesiderato evita di poter utilizzare il 100% della
batteria dopo numerosi cicli di ricarica; le pile ricaricabili
moderne (agli ioni di litio) sono meno sensibile all'effetto memoria,
le NiCd o le NiMH sono sicuramente più sensibili.
Le batterie ricaricabili in frigorifero
è possibile trovarle, all'alba dell'era dei cellulari circolava
questo procedimento bizzarro che voleva produrre la totale scarica
della batteria, in realtà le pile non si scaricano tenute al freddo
ma perdono più lentamente la carica acquisita perché si impedisce
la reazione chimica degli elementi interni, per chi volesse
avventurarsi in esperimenti è bene ricordare di riportarle a
temperatura ambiente prima di utilizzarle.
domanda! una batteria al piombo tipo quelle degli antifurti da casa da 12volt a 7,2 amper mi consigliate di farla scaricare tutta? x allungargli la vita? grazie attendo risposta saluti
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