martedì 20 agosto 2013

Dichiarare le rendite finanziarie delle opzioni binarie

Molti si avvicinano al trading con le opzioni binarie per la facile comprensione del mezzo finanziario, anche chi non ha molta dimestichezza con la borsa e con tutti gli strumenti dei broker può guadagnare grosse cifre di denaro; il problema è che molti non dichiarano queste entrate.

Sia che si tratti di attività finanziarie con in gioco centinaia di migliaia di euro o poche centinaia di euro i profitti derivanti dal trading di opzioni binarie sono da dichiarare al fisco e vanno aggiunti alle entrate nella dichiarazione dei redditi.

Secondo una normativa entrata in vigore nel gennaio del 2012 le rendite finanziarie, i redditi di capitale ed i redditi diversi subiscono un incremento della tassazione unica pari ad un aliquota fissa che passa dal 12 al 20%.

Dato il grande successo delle opzioni binarie l'Agenzia delle Entrate si è vista costretta a dare una risposta alle numerose domande poste da molti, l'imposizione fiscale dei profitti derivanti dal trading sulle opzioni binarie è ora chiara a tutti.

Molti a questo punto si staranno chiedendo come fare a capire quanto si è realmente guadagnato a fine anno, come per ogni attività in cui si hanno delle uscite e delle entrate è necessario testimoniare quanto si è versato al broker e quanto si è ritirato.

Alla prima registrazione si deve depositare una cifra d'ingresso (solitamente 250 euro), operando nel corso dei mesi è possibile che si vada in perdita e in attivo secondo un andamento che non sempre è possibile monitorare precisamente.

Se si vuole essere precisi in regime di dichiarazione dei redditi occorre che il broker presso cui siamo registrati fornisca l'andamento delle nostre finanze secondo le minusvalenze e le plusvalenze.

Una volta compreso quanto si è realmente guadagnato è possibile passare a dichiararlo al fisco ed anche se non si è guadagnato nulla è necessario dichiarare le operazioni con il broker.

A questo punto qualcuno si potrebbe chiedere perché dichiarare di aver fatto trading con un broker anche se non si sono ottenute delle plusvalenze, nel modello unico è obbligatorio segnarlo e non si avranno tasse di sorta mentre nel caso di plusvalenze si.

I più maliziosi penseranno che evadere le entrate dei broker di opzioni binarie sia più semplice di quanto non si crede, in effetti molti brokers hanno licenza per operare in Italia ma non con sede stabile.

In tal modo l'attività di trading viene svolta con brokers esteri (quasi tutti a Cipro) ed i conti con i guadagni ottenuti verranno gestiti all'estero dal broker stesso seguendo le legislazioni di quel paese, in caso si persegua un'attività di rendita estera senza dichiararlo al fisco si rischia una pesante sanzione in caso si venga scoperti.

Immagine fonte bloomberg.com

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