domenica 20 novembre 2011

Pagare acqua e non aria

Nel concetto generale di risparmio energetico è implicito anche quello idrico, chiudere il rubinetto quando non serve o utilizzare solo l’acqua necessaria in un determinato momento forniscono un utile contributo nell’evitare lo spreco di un bene comune.

Dal momento che le tariffe sono sempre in aumento è bene ridurre gli sprechi, oltre all’acqua nelle condutture può passare anche un altro fluido che influisce negativamente sul peso delle bollette; quando passa l’acqua dalla rete idrica cittadina attraverso il contatore si paga in funzione dei metri cubi consumati e delle tasse comunali ma se nei tubi passa aria il contatore gira ugualmente.

A qualcuno sarà capitato di aprire i rubinetti e vedere uscire grandi getti d’aria, la causa è da attribuire a diversi fattori; quando l’acquedotto esegue lavori sulla rete le condutture si scaricano dell’acqua e restano vuote, quando l’acquedotto ripristina il servizio l’acqua spingerà l’aria presente nelle condotte fino al rubinetto domestico.

Se le condutture comunali sono fatte a regola d’arte allora l’aria verrà spurgata tramite delle valvole di sfogo aria, ma se le valvole non sono presenti o non sono funzionanti l’utenza finale si sobbarcherà costi ingiustificati.


Osservare questo fenomeno è spesso difficile, nei luoghi dove l’acqua è sempre presente e nelle zone pianeggianti si verificherà poco o niente mentre nei comuni dove viene parzializzata l’erogazione il fenomeno sarà più evidente, gli utenti maggiormente colpiti saranno quelli nelle zone collinari.

Come ci si accorge che attraverso il contatore sta passando aria invece di acqua?
Se il serbatoio di accumulo è posto sul tetto sarà necessario recarsi in prossimità dello stesso nel momento in cui l’acquedotto fornirà il servizio, se si sentiranno forti pressioni e spruzzi allora le bollette pagate avranno incluso anche l’aria.

Come operare per evitare altri sprechi?
Ci sono in commercio delle valvole (costruite in ottone) di sfogo aria automatiche per grandi portate, in particolare le valvole di tipo Roma sono delle valvole automatiche che hanno all’interno un galleggiante (realizzato in elastomero termoplastico); quando l’aria arriverà nel contenitore spingerà la sfera all’interno verso l’alto che a sua volta azionerà uno sfiato, solo in quel momento si verificherà il passaggio di acqua nelle condutture.

La valvola per funzionare correttamente deve essere istallata in posizione verticale.
Questo tipo di valvole necessitano di manutenzione che deve essere effettuata saltuariamente, seguendo le istruzioni sarà semplice verificarne il corretto funzionamento e la sostituzione o pulizia dei componenti; essendo un contenitore in cui passa acqua è necessario pulirlo almeno una volta l’anno.

Sul sito officinerigamonti.it alla categoria “prodotti” e poi “filtri e accessori per pompe e acquedotti”si possono trovare un illustrazione di queste valvole di sfiato alta portata, le caratteristiche tecniche ed altre informazioni utili.
Nel caso si voglia procedere all’istallazione di queste valvole sarà necessario chiamare un tecnico qualificato e soprattutto contattare il fornitore del servizio idrico perché ogni lavoro eseguito sulle condutture prima del contatore domestico deve essere autorizzato da loro.

Caratteristiche tecniche
  • La pressione massima a cui può giungere è 16 bar
  • Le temperature di esercizio sono comprese tra 0°C e +110°C

Prove e collaudi secondo normative
  • Sfiato aria EN 1074-4
  • Tenuta sede EN 1074-4 parag. 5.2.2
  • Dispositivo di intercettazione EN 1074-2
  • Tenuta della pressione EN 1982 B.7
  • Resistenza alla pressione EN1074-4 parag. 5.1.1

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