giovedì 26 gennaio 2012

Scaldamani non convenzionali

Non tutti tollerano le mani fredde ed i rimedi più immediati sono di metterle su una fonte di calore, questa operazione non è però corretta, cosi facendo si rischia di peggiorare la situazione.

Quando le mani cominciano a diventare fredde occorre rimettere in moto la circolazione sfregandole e facendo dei movimenti veloci, se si è in luoghi dove non ci sono posti dove ripararsi dal freddo allora meglio mettere le mani in posti meno freddi, se si dispone di guanti occorre riscaldarle prima di infilarli.

Se le mani continuano ad essere sottoposte a temperature molto basse (tra 0 e 5°C) avviene quella che si chiama “vasocostrizione”, il sangue circola sempre meno e la pelle comincia ad assumere un colore più chiaro, se il perdurare della bassa temperatura continua ad interessare le mani la pelle si secca fino al punto di desquamarsi come i pesci, il punto successivo potrebbe portare allo spaccarsi della pelle fino alla necrosi.


Il fenomeno che più spesso si riscontra quando le mani vengono esposte ad un freddo intenso e duraturo sono i “Geloni”, i gradi di questo fastidioso evento sono quattro:
  • Nel primo grado l’epidermide è la sola parte interessata e si verifica un eritema gelonico
  • Nel secondo grado si possono notare delle bolle sulla pelle e ci si trova nel caso di necrosi dell’epidermide
  • Nel terzo caso si possono notare delle piaghe nerastre dovute all’interazione diretta del freddo con il derma
  • Nel quarto ed ultimo caso il freddo colpisce tendini e muscoli distruggendoli

Ci sono persone più soggette a soffrire di geloni, chi fuma ad esempio va incontro più rapidamente alla vasocostrizione periferica, chi fa dello sport soffre meno perché le estremità del corpo vengono irrorate meglio dal sangue, in ogni caso meglio assumere vitamina D che contrasta i geloni.

Per chi è abituato a risolvere il problema freddo alle mani allora sarà a conoscenza degli scaldamani, in commercio ce ne sono di tutti i tipi, quelli elettrici garantiscono una più rapida risoluzione del problema riportando la temperatura a livelli accettabili.

I militari sono soggetti al problema delle mani fredde come tutti gli altri e risolvono il problema in vari modi, per semplicità e per necessità non sempre riescono ad accendere un fuoco ma sono in possesso di un sacchetto con del liquido (contenente acetato di sodio triidrato), grazie alla pressione su di un dischetto metallico (la pressione sul dischetto provoca la formazione di cristalli che nucleano e creano inducono lo stato solido) all’interno il liquido solidificherà e produrrà calore per 15 minuti, per riutilizzarlo basta immergerlo in acqua bollente per 3 o 4 minuti ed aspettare che ritorni allo stato liquido.



Il prezzo è di 3 euro iva inclusa.  

Lo scaldamani Zippo è pensato per cacciatori e pescatori che nei periodi freddi devono trovare un po’ di sollievo dal freddo pungente, costruito in robusto metallo (come da prassi Zippo) riesce a tenere caldo per ben 12 ore con una ricarica.


Per ottimizzare al meglio le ore di calore ed in tutta sicurezza è sempre consigliabile comprare il combustibile originale Zippo, per utilizzarlo basta riempire il serbatoio ed accendere il bruciatore (è necessario avere a disposizione un accendino), una volta acceso lo si ripone nella sua custodia termica e produrrà calore sufficienza per trovare conforto.

Il prezzo è di 30 euro iva inclusa ma il combustibile è da acquistare a parte.



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