venerdì 18 ottobre 2013

Combustibile da scarti di origine animale

L'interesse verso i biocombustibili si accresce sempre più a causa del continuo aumento dei prezzi dei combustibili fossili, quelli di origine vegetale sono oggi i più sfruttati ma quelli di origine animale sono oggetto di sempre più interesse.

Se i combustibili di natura vegetale vengono sfruttati in ragione del tipo di pianta o dello scarto quelli di origine animale sono pressoché gli stessi, quando parliamo di combustibile di origine animali intendiamo il grasso animale proveniente dai sottoprodotti della macellazione.

Con lo scarto del grasso animale della macellazione bovina si può ricavare un combustibile che può essere utilizzato in impianti di cogenerazione, si ottiene cosi energia elettrica che può essere autoconsumata o immessa in rete ed energia termica.

La cogenerazione con il grasso animale è del tutto simile alla cogenerazione con oli vegetali, l'impianto può infatti funzionare con entrambi i combustibili.

L'impianto a bioliquido animale può accedere al meccanismo di incentivazione ed è possibile farsi riconoscere la tariffa omnicomprensiva, si riesce ad ottenere 0,28 euro/KWe, che è di gran lunga più di quanto si ottiene con il fotovoltaico.

Il reperimento in loco dello scarto grasso animale permette a chi lavora nel settore del trattamento di carne da macello di sfruttare una materia prima per parzializzare i costi energetici, o addirittura annullarli, o fornire materia prima a chi possiede un impianto di cogenerazione ad oli vegetali.

La difficoltà di reperire oli vegetali di origine europea è un freno al settore, il prezzo degli oli vegetali è poi oggetto di speculazioni e soggetto alla produttività annua mentre lo scarto dei grassi di origine animale grosso modo resta costante.

La tariffa incentivante per chi utilizza oli vegetali europei o grassi animali provenienti dalla filiera della macellazione (europea) permette di ottenere la remunerazione più alta e di ammortizzare nel più breve tempo possibile l'investimento.

Bruciare in un motore endotermico un liquido da grasso animale non produce gas ricchi di HC o scuri ne odori sgradevoli, l'impianto deve possedere un sistema di trattamento fumi in modo da risultare in regola con le norme vigenti.

Per quanto concerne i rumori prodotti dal motore in funzione si ottengono gli stessi risultati della combustione di oli vegetali, il container in cui è inserito il motore è insonorizzato ed a 7 metri circa di percepisce lo stesso rumore di un climatizzatore domestico.

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