A molti utenti, me compreso, di Telecom
Italia è arrivata in questi giorni la comunicazione ufficiale
della fusione tra il comparto telefonia mobile, TIM, e quello fisso,
peccato però che per molti il costo della bolletta potrebbe
lievitare.
La fusione tra TIM e Telecom Italia
non sembra essere a favore di chi possiede il contratto con la
più conosciuta compagnia telefonica italiana, a leggere bene tra le
righe si capisce come il cambio sia a sfavore di chi paga.
Nei 29 euro c'è compreso anche il
canone per cui a dirla tutta sembrerebbe un buon cambiamento, in
realtà a me non conviene visto che a 29 euro al mese neanche ci
arrivo. Fortunatamente c'è la possibilità di non aderire a questa
offerta chiamando il 187, mi chiedo però quanti poveri anziani
leggono attentamente le comunicazioni delle compagnie di fornitura di
servizi.
Le alternative purtroppo sono da
valutare bene in quanto le compagnie telefoniche tendono a spingere
per pacchetti a costo fisso ed elimineranno molte delle vecchie
offerte. Il tempo per scegliere se rimanere con la Telecom o cambiare
operatore non è eterno, entro maggio occorre fare una scelta.
Sempre nella comunicazione si avvisa di
un'altra importante variazione della bolletta. Da Maggio 2015
cambiano le modalità di fatturazione della bolletta,
pagheremo ogni mese invece di due. A guardare il bicchiere mezzo
pieno però sono diventato strabico.
Pagare ogni mese significa versare alle
poste italiane 7,98 euro in più ogni anno, l'euro e 33 centesimi del
bollettino, più i 52 centesimi di euro per l'emessa fatturazione.
L'unico modo per ammortizzare l'aumento della spesa della bolletta è
di domiciliare sul conto corrente bancario o postale, per chi
non ce l'ha si arrangi e paghi. Mentre il servizio di conto online
permette di risparmiare 20 euro l'anno del cartaceo.
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