L'abitudine di consumare pasti portati
da casa è salutare ed aiuta ad economizzare e soprattutto permette
di continuare a lavorare senza perdere il filo di ciò che si sta
facendo, per chi invece vuole allontanarsi dal posto di lavoro
durante l'ora di pausa il “pranzo a sacco” permette di recarsi in
spazi verdi dove stare a contatto con la natura.
Per i molti pigri che pensano sia
noioso portarsi il cibo da casa da consumare durante la pausa pranzo
forse non sanno quanto ciò possa essere d'aiuto alla salute ed al
portafoglio, un pasto fugace consumato al volo ha un costo che
incide sullo stipendio ma vediamo di quanto.
Supponiamo di consumare un primo, una
bibita ed un caffè, la spesa si aggira tra gli 8 ed i 10 euro, tutto
dipende da quale città ci si trova, se si pranza con un panino, una
bibita ed un caffè la cifra può scendere di qualche euro.
Come si vede il caffè è sempre
presente, in una giornata se ne consumano a persona circa 3 ad un
costo di 80 centesimi di euro, quindi 2,40 euro al giorno che in un
mese diventano 72 euro ed in un anno 873 euro, chissà quanti stanno
già rispolverando il vecchio thermos.
L'insalata è buona e fa bene ma
prepararla a casa e portarla al lavoro non è una buona idea, qualche
tempo fa uno studio di un università italiana ha messo in luce come
in una busta di insalata tagliata e pronta all'uso ci fossero più
batteri che in un calzino sporco e poi il condimento dopo un po'
rende la lattuga amara e nera, bene invece portarsi un finocchio
intero, lavarlo e mangiarlo.
Per gli amanti del cibo in scatola come
il tonno direi che bisogna fare attenzione al bisfenolo A, tale
composto serve per al sterilizzazione dei coperchi e di altro e se
viene fatto un abuso di alimenti in scatoletta le tracce di tale
composto nel sangue crescono esponenzialmente, meglio che non diventi
un abitudine.
L'insalata di pasta fredda è un ottima
soluzione per apportare la giusta dose di carboidrati giornalieri,
accompagnata con un secondo leggero come del prosciutto crudo ed un
frutto fornisce tutto ciò di cui il nostro organismo necessita,
vediamo in che tipo di contenitori metterli.
I cibi si deteriorano se esposti alla
luce ed al calore, detto questo ci si deve fornire di borsa termica e
contenitori ermetici, la chiusura ermetica toglie ossigeno ad
eventuali microorganismi che deteriorano più rapidamente il cibo,
alcuni hanno la possibilità di creare un vuoto all'interno.
Esistono diversi contenitori in
commercio adatti per conservare anche per un giorno intero alimenti a
bassa temperatura alcuni hanno un intercapedine all'interno in cui
circola un liquido, conservati nel congelatore permettono a questo
liquido di passare allo stato solido e di conservare l'alimento a
bassa temperatura.
Per gli esigenti che vogliono anche
conoscere il tipo di materiale in cui ripongono gli alimenti basterà
guardare sul fondo o di lato per notare diciture inerenti la sostanza
di cui sono fatti, le materie plastiche hanno un triangolo con delle
freccette ed un numero o una sigla di due o tre lettere che
identifica il polimero.
L'alluminio e l'acciaio inossidabile
garantiscono alti standard di sicurezza alimentare cosi come il vetro
ma il riutilizzo deve essere visto in un ottica globale di pulizia
efficace.
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