martedì 10 luglio 2012

Grafene, materiale del futuro


Il Grafene, come dice la parola stessa, viene ottenuto dalla grafite trattandola in laboratorio con sostanze acide ed è possibile ottenere un materiale costituito da uno strato monoatomico di carbonio organizzato in struttura a nido d'ape, le ricerche sul Grafene e le sue applicazioni sono state indirizzate fino ad ora per la realizzazione di componenti elettronici ma le sue peculiarità hanno aperto diversi orizzonti inaspettati.


Gli studi portati avanti dalle varie università nel mondo sul Grafene hanno cercato e cercano ancora di sfruttare le sue ottime caratteristiche di conduttore elettrico, le applicazioni che hanno visto il Grafene come protagonista sono state quelle relative ai transistor, l'IBM qualche anno fa è riuscita ad ottenere un transistor con una frequenza di 155 Ghz mentre le ricerche in altri laboratori si sono spinte fino ai 300 Ghz.


Le proprietà di questo materiale non sono state tutte scoperte e sono ancora in corso test di ogni genere, le applicazioni del Grafene nei componenti elettronici sarebbe un passo avanti verso il miglioramento della conduzione della corrente elettrica infatti il Grafene sembra essere più performante del rame e qualcuno azzarda sia anche l'erede del silicio, il passaggio degli elettroni avverrebbe più rapidamente con un beneficio da parte dei consumi energetici, il Grafene si pone in competizione con i più costosi conduttori.


Il Grafene ottenuto in laboratorio ha delle caratteristiche fisiche che lo rendono unico sotto molti punti di vista, oltre la capacità di contrapporsi al più noto rame nella conducibilità elettrica sarebbe anche trasparente e con una resistenza (forse alla trazione) pari all'acciaio ed è anche possibile curvarlo con facilità, con tali caratteristiche è ipotizzabile produrre schermi touch screen che si possono arrotolare e tenere in tasca.

Grafene, celle soalri di nuova generazione

Il Grafene potrebbe entrare presto nelle nostre case in applicazioni più comuni, grazie alla sua struttura a nido d'ape questo materiale si dimostra un ottimo filtro per produrre acqua potabile, la struttura molecolare del Grafene è costituita da piccoli fori e nel corso di esperimenti in laboratorio si è proceduto ad un test di osmosi inversa.

Il passaggio dell'acqua attraverso la struttura a nido d'ape del Grafene ha permesso di ottenere risultati confortanti, l'acqua ha attraversato la membrana osmotica lasciando dall'altro lato i sali, l'applicazione del Grafene in sistemi ad osmosi inversa potrebbe rappresentare la soluzione per il trattamento delle acque, un processo di desalinizzazione avverrebbe in un tempo mille volte inferiore e con un costo energetico nullo.

Per chi volesse approfondire l'argomento Grafene può dirigersi sul sito delle Scienze.

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