giovedì 28 febbraio 2013

Sicurezza attiva e passiva per ciclisti

Il ciclista coinvolto in un incidente stradale è colui che subisce i danni più gravi, l'urto contro un veicolo di massa ben maggiore della propria risulta alle volte fatale, i sistemi di sicurezza per ciclisti ci sono ma spesso sono snobbati da chi va in giro per la città.


Il ciclista amatoriale che esce in bici per fare parecchi chilometri nel fine settimana è ben più consapevole dei rischi che si corrono e si protegge con il casco, anche se non è un rimedio definitivo contro i traumi da incidente può salvare la vita, altri sistemi di sicurezza sono impiegati da chi gareggia in MTB.

Il casco per i ciclisti è una protezione parziale, in un urto a bassa velocità può salvare la testa dall'impatto però solitamente ciò che impatta contro una superficie dura è la mandibola ed il naso. Per evitare traumi alla faccia sarebbe indispensabile indossare un casco integrale.

Chi esce in bicicletta per girare in città non si rende conto che gli incidenti al di sotto dei 50 Km/h sono quelli più comuni ed un urto a quella velocità potrebbe essere fatale per il ciclista, il pensionato o la casalinga di mettere una protezione non ci pensano proprio ed in assenza di una normativa è difficile evitare che accadano incidenti anche gravi.

In Svezia hanno progettato e realizzato un collare per ciclisti al cui interno è celato un airbag, quando si è coinvolti in un incidente l'airbag si apre e protegge la testa ed il collo dall'urto, l'invenzione ancora in fase di studio ha suscitato parecchio interesse ma pone domande non di poco conto.


Durante un impatto testa e collo si possono trovare in posizioni con forte inclinazione e l'apertura di un airbag potrebbe causare danni ben maggiori dell'urto stesso con un veicolo, utilizzare un airbag in un auto senza la cintura di sicurezza produce danni molto rilevanti. Si spera che questi dubbi siano stati oggetto di progettazione da parte dell'inventore.

Dalle competizioni arriva il collare per i ciclisti, l'Alpinestars Bionic Neck Support è un collare per uso agonistico da utilizzare solo in presenza di un casco integrale, l'eccessiva prudenza in questo caso non rende questo accessorio per ciclisti di facile adattabilità ad un ambiente urbano. D'altra parte il casco integrale non lo si vede indossare neanche dagli scoteristi.


Il collare dell'Alpinestars protegge da inclinazioni repentine del capo dovute a salti nelle piste di Mountain Bike o nel Free Ride ed il casco rende questi movimenti molto più accentuati, per la città non sarebbe sconveniente introdurre un collare in poliuretano che impedisca alla testa (senza il casco) di effettuare movimenti repentini.

L'urto contro un veicolo pone problemi di sicurezza molto più complessi quando si parla di ciclisti, schivare un auto quando ci si trova su una bicicletta può essere più difficile che quando si è a piedi, nell'urto oltre alla testa sono a rischio anche, faccia, collo, spalle, torace e gli arti.

La sicurezza passiva delle automobili nei confronti dei pedoni fa passi da gigante ogni anno, le strutture della carrozzeria anteriore si deformano per permettere ad un pedone di subire meno danni possibili in caso di incidente, il paraurti si rompe ed il cofano si piega in modo controllato.

Il ciclista però a differenza del pedone si trova in una posizione più alta rispetto al pedone ed impatta su superfici diverse, la Volvo V40 è un'automobile progettata per salvaguardare pedoni e ciclisti gli airbag per questa macchina si trovano anche all'esterno.


Il sistema di sicurezza attiva posto all'esterno del veicolo della Volvo V40 permette ad un pedone o ad un ciclista di impattare contro un airbag che evita il contatto contro la superficie dura dei montani anteriori o del tergicristallo, la Pedestrian Airbag Technology della Volvo sembra ad oggi garantire un minimo di sicurezza in più in caso di incidente contro un pedone o un ciclista.


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