lunedì 10 giugno 2013

Pneumatici e cerchi innovativi

Sono diverse le idee di progettisti che cercano di brevettare cerchi e pneumatici innovativi, alcuni sembrano protendere verso un'idea di pneumatico antiforatura altri invece cercano di produrre cerchi capace di assorbire le asperità della strada.


Un pneumatico senza carcassa è difficile da immaginare ed invece è già un prodotto che in alcuni casi è in fase di sperimentazione ed in altri è in fase di brevetto, un pneumatico che non ha un involucro significa che non ha neanche aria all'interno (o azoto in alcuni casi) e quindi non si può bucare.

La possibilità di acquistare un pneumatico che non si fora ovviamente ha vantaggi notevoli, il rischio di perdere il controllo del mezzo in velocità è scongiurato e non si rischia neanche di dover cambiare una gomma sotto l'acqua di un temporale.

L'impossibilità di forare comporta l'alleggerimento di un veicolo per l'assenza della ruota di scorta o del kit di emergenza che ripara e gonfia il pneumatico, nel settore motociclistico o ciclistico il vantaggio è tangibile.

Una moto o una bicicletta che montano pneumatici che non si possono forare significa azzerare gli incidenti dovuti ad un pneumatico difettoso o che si apre quando si è ad andatura sostenuta, nel caso meno significativo per l'incolumità del centauro è vedere la gomma a terra quando si va per partire.

Il secondo progetto di pneumatici innovativi riguarda il cerchio, in questo caso le strade intraprese dai progettisti sono diverse; l'idea predominante è quella di avere un cerchio semirigido che possiede doti ammortizzanti, se collegato all'idea di pneumatico senza camera d'aria si ottiene un pneumatico che non si fora ed un cerchio che non si rompe.

I cerchi sono realizzati in materiali rigidi, l'acciaio e le leghe leggere sono preposte ad assolvere il compito di far rotolare un pneumatico sulla strada o su altri fondi; il problema della durezza è stato oggetto di interesse di chi realizza cerchi.

L'entrata sul mercato dei cerchi in lega leggera ha prodotto un interesse dell'acquirente di un veicolo per via del diverso impatto visivo, un cerchio in lega è più bello da vedere e diminuisce l'inerzia delle masse rotanti.

Chi cammina in città sa bene che le strade sono piene di buche ed i marciapiedi sono una manna per i gommisti, i cerchi in acciaio sembrano essere più adatti ad un automobilista sbadato; l'acciaio si deforma in seguito ad un urto ma può essere raddrizzato (più o meno) con un po' di olio di gomito ed una mazza.

Il cerchio in lega leggera non si deforma in seguito ad un urto perché più rigido ma se l'impatto è piuttosto violento può causarne la rottura, in seguito a queste problematiche si sono aumentati gli sforzi per la sicurezza stradale.

Ci sono diversi settori del comparto mobilità su gomma che potrebbero essere interessati a vedere la nascita di un cerchio con un pneumatico che non si fora e che alloggia all'interno un sistema ammortizzante, quello militare e movimento terra sono sicuramente più avanti nella ricerca.


Un progetto interessante per il settore ciclistico è quello dell'inglese Sam Pierce e la sua creazione prende il nome di Loopwheels, come molti altri che si trovano sbarrate le porte dei finanziamenti si è rivolto ad una rinomata agenzia del Crowdfunding, Kickstarter.


Con il finanziamento dei privati molti possono realizzare il loro sogno e vedere commercializzata un idea che altrimenti andrebbe perduta in un cassetto, Sam Pierce con l'aiuto del microfinanziamento probabilmente produrrà questo suo brevetto.

Loopwheels è un cerchio ammortizzante per bicicletta, l'idea di Sam Pierce riprende un po' il concetto automobilistico datato delle balestre; il cerchio è rigido mentre i raggi di collegamento al mozzo sono semirigidi e fungono da ammortizzatore.

L'escursione della forcella è più che sufficiente ad assorbire buche e tombini della città mentre il peso ridotto del sistema lo fanno preferire ad ammortizzatori più pesanti ed ingombranti.

Un'altra idea di ruota che non si fora arriva dall'americana Britek, il progetto ERW inizialmente ha riguardato il settore automobilistico per poi spostarsi su quello delle due ruote.

Il pneumatico Britek non possiede una camera in cui mettere in pressione l'aria, collegato al cerchio vi è una struttura semirigida che collega una parte in gomma che sta a contatto dell'asfalto.


Un pneumatico per ciclisti che non si fora è sicuramente ideale e protegge da cadute rovinose chi pratica la MTB, qualche perplessità vi è ancora per la possibilità che pietre e sabbia si introducano all'interno della struttura appesantendo la pedalata.

Il mondo delle quattro ruote non è stato a guardare la Britek proporre il suo prodotto e cosi le più grandi aziende produttrici di pneumatici si sono messe in gioco cercando di produrre questi pneumatici senza aria.

La Bridgestone nel 2012 ha presentato l'Air free un pneumatico sena aria realizzato con lamelle in resina termoplastica provenienti da riciclo, il prototipo non si sa se verrà messo in commercio o se rimarrà nel cassetto.

La Michelin sembra avere un progetto più datato ed ancora non in produzione di nome Airless, il prototipo ha riguardato sia le quattro ruote



che le due ruote.


Il campo militare è sicuramente quello più sensibile ai progetti di pneumatici innovativi, la possibilità di montare una gomma che non si fora ed un cerchio che non si rompe porta indubbi vantaggi.


Questo pneumatico con cerchio con struttura a nido d'ape risulta molto efficiente su fondi rocciosi dove le pietre appuntite possono ridurre a brandelli una gomma.

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