lunedì 8 luglio 2013

Bicicletta elettrica ad idrogeno

La nuova frontiera della mobilità ecosostenibile sembra essere l'idrogeno, mai effettivamente esploso dal punto di vista commerciale ora si presta ad essere impiegato nelle biciclette elettriche.

La difficoltà della diffusione su larga scala dei veicoli alimentati da fonti rinnovabili è dovuta alla mancanza nel reperire colonnine dove approvvigionarsi, la colpa di ciò è da imputare alla forte imposizione delle lobby petrolifere.

Fortunatamente i veicoli di piccole dimensioni sono meno vincolati all'attenzione delle grosse multinazionali, il minore impatto sul mercato di questi mezzi di locomozione lascia più ampio respiro a chi li produce.

La bicicletta elettrica è il veicolo più a buon mercato che non produce inquinamento (interamente solo se si utilizzano fonti rinnovabili per caricare le batterie) e lascia libertà di movimento a chi non può sostenere i costi di gestione di un auto o di una moto.

La tecnologia di alimentazione del motore elettrico è ancora quella chimica, un accumulatore fornisce energia elettrica al motore seguendo un processo di scarica.

Per ricaricare la batteria della bicicletta elettrica bisogna collegare il carica batterie alla presa elettrica ed all'accumulatore, il processo di carica e scarica però produce un invecchiamento della batteria.

Gli accumulatori infatti sono soggetti ad una vita più o meno lunga, dopo un certo numero di cicli è obbligatorio sostituirli.

La nuova frontiera dell'alimentazione è quella ad idrogeno, se da un lato è quella che più si adatta a sostituire le batterie il reperimento dell'idrogeno sembra essere ancora un ostacolo (almeno fino ad oggi).

La differenza tra una bicicletta elettrica ed una ad idrogeno è di modesta entità, il motore è il medesimo e la sola differenza risiede nell'alimentazione.

Diverso è invece il concetto di accumulatore delle due tecnologie, anche se le pile a combustibile sembrano voler indicare un qualche tipo di accumulatore in realtà non lo sono.

Gli accumulatori della bicicletta elettrica, come accennato prima, sono destinati ad esaurirsi e devono essere sostituiti; le celle a combustibile non hanno un deperimento delle prestazioni perché trasformano l'idrogeno in energia elettrica e non accumulano energia chimica in alcun modo.

A questo punto il vantaggio dell'alimentazione ad idrogeno sembra essere tangibile, c'è altro a favore dell'idrogeno però: non sarà più un problema rimanere senza energia.

Le celle a combustibile vengono alimentate dall'idrogeno e come sanno tutti è di difficile reperimento ma per la trazione tramite un motore elettrico di modeste dimensioni si può utilizzare un idrogeno non totalmente puro e che può essere prodotto anche in casa.

La possibilità di creare idrogeno a casa propria ed immagazzinarlo potendolo portare con se rende le percorrenze con una bicicletta elettrica molto superiori agli standard attuali.

A differenza delle batterie ricaricabili convenzionali la ricarica non può avvenire con un carica batterie ma con un generatore di idrogeno, questo generatore produce idrogeno dall'acqua e viene immagazzinato in contenitori ermetici.

I contenitori per l'idrogeno forniscono il carburante alle pile a combustibile, la reazione di idrogeno ed ossigeno produce energia elettrica e vapore acqueo.

In commercio esiste già la possibilità di acquistare un kit ad idrogeno per biciclette elettriche ed è possibile acquistarlo sul sito horizonfuelcell.com, il kit viene aggiunto ad una comune bicicletta elettrica a pedalata assistita e fornisce energia supplementare.


Grazie alla potenza fornita dalle celle a combustibile si può contare su circa 100W supplementari ed affrontare salite ripide od avere quello spunto in più per compensare l'abbassamento di tensione dell'accumulatore.

L'unico prototipo in vista di commercializzazione attualmente è la Gitane Alter Bike, la casa francese in partnership con altre aziende transalpine ha messo appunto una bicicletta elettrica ad idrogeno senza accumulatori.

L'importante innovazione della Alter Bike risiede nella totale mancanza di accumulatori chimici, l'unica energia viene fornita dalla celle a combustibile e dalle ricariche ad idrogeno.


Grazie alla cartucce di combustibile è possibile predisporre anticipatamente il numero di chilometri che si vogliono percorrere, le cartucce possono essere caricate anche settimane prima senza timore di processi di scarica.

La Alter Bike della Gitane sarà messa in commercio nel 2014 ma fornita solo a comuni o pubblici uffici e solo nel 2016 al pubblico, il prezzo ancora non è quantificato.

Nessun commento:

Posta un commento