sabato 15 febbraio 2014

Guadagni dei blogger a rischio

Era solo questione di tempo prima che i miseri guadagni dei blogger fossero vessati da una tassazione, quel sottobosco di incassi che per motivi di natura legislativa rimanevano elusi al fisco dal primo febbraio non lo saranno più.

Aprire un blog o un piccolo sito internet è facile ed è altrettanto facile sottoscrivere un programma di affiliazione, con duro lavoro giornaliero si può arrivare a guadagnare cifre davvero rilevanti, la percentuale di chi ci riesce è però molto bassa.

Per parlare di professione ci vuole oltre all'impegno anche un investimento iniziale proprio come aprire un'attività di altro tipo, se l'idea di aprire un sito internet è strutturata ed i guadagni superano una certa cifra allora bisogna fare impresa.

Partita iva e commercialista sono indispensabili a chi decide di fare sul serio con il proprio sito internet, non mettersi in regola con il fisco significa guai prima o poi. La legge fino ad ora era stata permissiva tutto sommato, se gli incassi non superano cifre che possono giustificare le spese per tasse e consulenti allora si potrebbe rimanere ai margini della legge.

Anche se gli incassi annuali non giustificherebbero l'apertura di una partita iva ed una società non per questo si deve eludere totalmente il fisco, infatti si deve sempre dichiararli sotto la voce:”altre entrate”, sarà poi il fisco a giudicare.

Dal primo febbraio tutti coloro che ricevono bonifici dall'estero si vedranno tassati automaticamente di un 20% l'incasso, questo riguarda solo le persone fisiche e non imprese e liberi professionisti. Questo provvedimento, n.2013/151663, tende a considerare reddituale un qualsiasi bonifico estero, ci sono però delle eccezioni.

Questa trattenuta sui bonifici provenienti dall'estero ha delle eccezioni che andranno specificate alla banca, ad esempio si potrà essere esentati in caso si riceva una restituzione di una caparra di una casa all'estero.

Anche se si dovessero giustificare i bonifici esteri la banca sarà tenuta ad inviare comunicazione all'Ufficio Delle Entrate. Sotto la scure della nuova tassa ricadono i blogger che vedranno decurtati i propri guadagni del 20%.

La tassazione è però vessatoria ed ingiusta, chi lavora con internet per ottenere guadagni degni di nota deve faticare anni e far crescere gradualmente il proprio prodotto. I primi anni i guadagni sono assenti ed anche gli anni successivi si può ragionevolmente affermare che gli incassi potrebbero raggiungere la cifra compresa tra l'euro ed i due euro al giorno.

C'è anche da sottolineare come la trattenuta sugli incassi non tiene conto delle spese sostenute dal blogger, la tariffa adsl ad esempio ha un costo mensile che non viene considerata.

L'unica soluzione all'orizzonte è di aprire un conto corrente all'estero, magari con paypal.

Questa strampalata legge alla fine produrrà una minore entrata nelle casse dello Stato rispetto a quanto preventivato.

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