Con la nuova tassa sui rifiuti, TARES,
i comuni non virtuosi fanno pagare al cittadino cifre da capogiro, la
raccolta differenziata eviterebbe di conferire in discarica
rifiuti di ogni genere ed alcuni potrebbero rimpinguare le casse
comunali.
I rifiuti solidi urbani possono
essere una fonte di guadagno per chi li tratta, la mentalità di
alcuni comuni è ancora legata alla strana idea che pagare qualcuno
per seppellire importanti risorse sia la cosa migliore.
La prima domanda sarebbe da porla al
primo cittadino ed alla azienda che si occupa del recupero degli RFU
mentre la seconda necessita di approfondimenti.
Nei cassonetti per la raccolta
differenziata il cittadino mette ciò che per lui è quel materiale,
nel raccoglitore per il PET, il PVC ed il PE (contenitori per
liquidi in generale) vengono conferiti anche vaschette per alimenti,
posate e tappi.
La confusione sul tipo di polimeri da
conferire è comprensibile e sarebbe doveroso da parte di chi
gestisce i rifiuti farla comprendere a chi deve differenziare, una
cattiva gestione della differenziata mette in difficoltà gli
impianti per il trattamento.
Da alcuni rifiuti solidi urbani, in
questo caso le plastiche, è possibile ottenere un notevole introito.
Uno dei rifiuti solidi urbani più cospicuo sono i contenitori per
liquidi, le bottiglie d'acqua minerale o i flaconi per
docciaschiuma e shampoo.
Essendo prodotti derivati dal
petrolio è possibile trattarli ed ottenere un combustibile da
rifiuto proprio con le caratteristiche del gasolio.
Secondo stime ufficiali da un barile di petrolio si ottengono 1750
bottiglie di plastica, il processo inverso è possibile ma ha un
certo costo.
Ricordiamo poi che ottenere
combustibili è possibile ma per venderli si devono aggiungere le
accise.
Le plastiche insieme ad altri rifiuti
urbani, non inerti, prende anche la strada della combustione nei
cementifici ed in altri impianti dove le temperature della
combustione sono molto alte, 1400°C. La sola combustione di
plastica da riciclo dai contenitori è incentivata dall'alto
potere calorifico, 31400KJ/Kg, c'è poi da considerare che si
potrebbero ottenere anche 250 KWh da circa 30 Kg ed anche energia
termica con impianti di teleriscaldamento.
Il gasolio ottenuto dai contenitori
per liquidi non è ancora un processo standardizzato e su larga
scala, un impianto medio piccolo che impiega poliolefine
riciclate potrebbe produrre un gasolio a circa 65 centesimi al litro.
Il costo non è proprio a buon mercato
ma lavorando su impianti più grandi e più efficienti sarebbe
possibili abbattere i costi di produzione, a cui ricordiamo ancora
una volta c'è da aggiungere il costo delle accise.
Il combustibile ottenuto si potrebbe
impiegare come combustibile per far circolare i mezzi pubblici o
anche in impianti di cogenerazione per produrre energia
elettrica e calore.
In quest'ultimo caso si avrebbe accesso
agli incentivi della cogenerazione e non si pagherebbero le accise.
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