
Con la pompa irroratrice non si
utilizzano solo prodotti liquidi, alle volte è possibile impiegare
polveri bagnabili. Le attività più comuni sono quelle di
diserbo, giardinaggio ed in agricoltura.
Le batterie in dotazione sono da 12
volt ed il caricabatteria è compreso, l'azione del getto
viene gestito come sempre da una lancia ma questa volta la si
può gestire con un comando elettrico.
L'accumulatore si trova sul
fondo dove c'è l'interruttore per l'accensione e l'ingresso
dell'alimentazione, in basso si trova anche un regolatore che
nelle migliori marche è in ottone.
Sull'impugnatura si trova un
manometro, solo su quelle elettriche, che permette di gestire
la pressione (anche fino a 4.5 bar), la bassa pressione è ideale
per il diserbo.
Il volume del contenitore varia dai 10
ai 20 litri con una maggiore reperibilità del prodotto da 15 litri.
La portata dipende dalla pressione di esercizio e ci si può
ragionevolmente orientare per 0.9 litri/minuto ad una pressione
massima di 4.5 bar.
Si può presumere che la durata
delle batterie varia dalle 4 alle 9 ore, in relazione al tipo di
carico di lavoro richiesto alla pompa elettrica.
Se mettere l'irroratrice piena in
spalla non è possibile per problemi legati alla schiena è possibile
reperire, o dotarsi in seguito, di un carrello metallico per
il trasporto della stessa, in questo caso ci si può dotare di un
tubo più lungo per evitare di spostare spesso il carrello.
Il prezzo di una pompa irroratrice
a batteria ricaricabile varia molto, le più economiche
partono da 70 euro circa ma manca il manometro sulla lancia e la
componentistica non è adatta per lavori giornalieri, mentre per il
fai da te o l'hobbistica va bene.
Per i modelli di fascia medio alta il
prezzo parte da 200 euro, se ci si aggiunge il carrello c'è da
mettere in preventivo circa 70 euro in più.
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