sabato 28 febbraio 2015

Frigoriferi che funzionano senza elettricità

In tempi in cui l'elettricità non alimentava gli elettrodomestici si conservava il cibo utilizzando metodi e materiali naturali; carne, pesce o frutta che non venivano consumati nell'immediatezza venivano trattati o conservati in appositi recipienti.

I romani
I romani erano abili nel conservare gli alimenti per lungo tempo senza pericoli che deteriorassero, i problemi venivano dall'umidità, dai parassiti ed anche dai roditori. Per gli alimenti per cui non era possibile l'essiccazione li conservavano in particolari contenitori al riparo dalla luce e da fonti di calore.


I romani per conservare i cibi era soliti interrarli in contenitori di terracotta, chiamati Dolia, ad una certa profondità infatti c'è una temperatura più bassa che in superficie e soprattutto costante tutto l'anno. I Dolia, in realtà, erano solitamente più utilizzati per conservare il vino ma si prestavano anche per cibi solidi. Quando non era possibile conservarli in questi contenitori carne e pesce venivano salati od affumicati.

L'argilla, materia prima con cui si realizzano le terrecotte, è il materiale naturale più utilizzato dalle varie popolazione che hanno abitato il pianeta, le sue proprietà termoregolatrici sono ancora oggi sfruttate per conservare i cibi più a lungo.

La salatura era sfruttata solo dalle persone più facoltose a causa del costo elevato ed anche per via del tempo necessario per cucinare pietanze degne di un commensale, più spesso ci si serviva dei carnarium. Veniva cosi chiamata una stanza buia, esposta a nord, e ben aerata dove si conservavano le carni affumicate ed appese.

Altri antichi metodi di conservazione dei cibi prevedevano l'utilizzo di liquidi più o meno densi, come il miele o la mostarda, in cui venivano immersi fino a ricoprirli completamente. I romani sono stati tra i primi a conservare i cibi in contenitori di vetro, come la frutta, sigillavano il tappo con il gesso e riponevano il tutto al buio in una dispensa fresca ed aerata.

Mitti Cool
L'argilla è la materia prima con cui è realizzato un frigorifero che non ha bisogno di elettricità prodotto in India, si chiama Mitti Cool ed è venduto in India, Kenya ed Arabia Saudita. Questo frigorifero sfrutta il principio evaporativo per abbassare la temperatura dove si trova il cibo, ovviamente ciò è possibile grazie all'argilla con cui è realizzato.


Mitti Cool ha una doppia camera in cui scorre acqua, gocciolando lungo i lati evapora ed all'interno si crea una temperatura più bassa che permette di conservare i cibi senza corrente elettrica. Il prezzo di Mitti Cool è di circa 50 euro.

Zeer
Sempre di terracotta è il frigorifero senza elettricità inventato dai popoli africani per conservare il cibo più a lungo, si chiama Zeer e sfrutta le proprietà dell'argilla e della fisica. Lo Zeer consiste in due vasi di terracotta uno dentro l'altro, una intercapedine li separa. All'interno di questo spazio si inserisce sabbia bagnata.


L'acqua evapora grazie al calore dei cibi che si trova nel cuore interno dello Zeer e cosi si ottiene un abbassamento di temperatura, la porosità delle pareti è essenziale perché si svolga questo processo.

Bio Cooler
La Coca Cola ha voluto produrre un frigorifero che non ha bisogno di corrente elettrica per rinfrescare ciò che c'è all'interno, forse per far conoscere il suo prodotto fresco anche nei paesi poveri dove c'è molto caldo.


Si chiama Bio Cooler il frigorifero che non ha bisogno di prese elettriche per essere alimentato, il suo funzionamento si basa su antiche tecniche di conservazione del cibo. Il sistema della Coca Cola è più complesso del precedente e si basa sempre sull'evaporazione dell'acqua ma questa volta nella parte superiore di trovane delle piante.

Quando il calore si fa sufficiente per far evaporare l'acqua contenuta nella terra delle piante alcuni specchi convogliano la condensa sul fondo del frigorifero. Ciò produce il raffreddamento all'interno del vano della macchina termica.

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