giovedì 14 maggio 2015

Pensione italiana: scandali ed ingiustizia

Si discute molto in questo periodo della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale parte della riforma delle pensioni dell'ex Ministro Fornero del 2012, la restituzione degli aumenti delle pensioni che superano tre volte il minimo dalla data della riforma è solo la punta dell'iceberg.


Oggi in Italia c'è una disparità esagerata tra chi percepisce il minimo ed il massimo pensionistico, le cause sono diverse, non sono solo i politici a percepire pensioni d'oro.

Pensioni dei manager
Nella Top Ten dei pensionati più ricchi d'Italia spicca l'assegno dell'ex manager Ing. Mauro Sentinelli di Telecom che si vede versare dalle casse dell'INPS ogni mese ben 91.337 euro, al secondo posto c'è Mauro Gambaro, ex direttore generale di Interbanca, con soli 66.436 euro al mese.

Seguono staccati di poche migliaia di euro Alberto de Petris, ex dirigente Infostrada e Telecom, e Germano Fanelli di Octotelematics, rispettivamente con 51.000 e 47.000 euro al mese, tutto ciò è causato dal vecchio sistema retributivo.

Pensioni dei politici
La schiera di pensioni d'oro non finisce qui, infatti ci sono diversi personaggi con assegni mensili di poco superiori ai 40.000 euro.

Ma i tanto amati politici quanto percepiscono di pensione? Secondo dati del 2013 tra i politici con pensione più alta figurano: l'ex Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi con circa 30.000 euro al mese, l'ex Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro con 24.000 euro al mese, Lamberto Dini con 44.000 euro al mese ed infine Giuliano Amato con poco più di 30.000 euro al mese.

La Legge Mosca
Nel 1974 Giovanni Mosca, da cui il nome alla legge, diede, non volendo, un'agevolazione non da poco a molti politici. La legge Mosca voleva essere d'aiuto a quelle persone che avevano prestato servizio in sindacati o partiti politici subito dopo la seconda guerra mondiale e che non avevano versato i contributi INPS, in tal modo si permetteva anche a loro di percepire una pensione.

Peccato però che questa legge venne sfruttata anche da illustri politici, tra cui: l'ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, Achille Occhetto, Ottaviano del Turco, Nilde Iotti ed altri. Per usufruire della pensione con la legge Mosca bastava una dichiarazione scritta di un rappresentante di un partito, o di un sindacato, in cui veniva specificato l'impegno del richiedente all'interno della struttura.

Questo strumento fu utilizzato con poca parsimonia, tanto che circa 40000 persone usufruirono della pensione con la legge Mosca e poterono richiedere anche gli arretrati dal 1948. I danni per le casse dell'INPS furono di circa 25.000 miliardi di lire.

Tra le persone che percepivano di più di pensione in Italia figurava, fino a qualche tempo fa, anche Felice Crosta. Il nome probabilmente a molti non dirà nulla, in effetti non è un uomo politico ne grande imprenditore.

Felice Crosta, definito il pensionato più ricco d'Italia, è stato un dirigente dell'agenzia rifiuti della Regione Sicilia, adesso si dovrà accontentare di soli 3.500 euro al mese ma dal 2006 al 2012 percepiva anche 1.400 euro al giorno. La Corte di Cassazione ha dato una sentenza sfavorevole all'ex dirigente sostenendo che le somme erano indebitamente percepite ed intimando la restituzione di circa un milione di euro.

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