Si discute molto in questo periodo
della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato
incostituzionale parte della riforma delle pensioni dell'ex
Ministro Fornero del 2012, la restituzione degli aumenti delle
pensioni che superano tre volte il minimo dalla data della riforma è
solo la punta dell'iceberg.
Oggi in Italia c'è una disparità
esagerata tra chi percepisce il minimo ed il massimo pensionistico,
le cause sono diverse, non sono solo i politici a percepire pensioni
d'oro.
Nella Top Ten dei pensionati più
ricchi d'Italia spicca l'assegno dell'ex manager Ing. Mauro
Sentinelli di Telecom che si vede versare dalle casse dell'INPS
ogni mese ben 91.337 euro, al secondo posto c'è Mauro Gambaro,
ex direttore generale di Interbanca, con soli 66.436 euro al mese.
Seguono staccati di poche migliaia di
euro Alberto de Petris, ex dirigente Infostrada e Telecom, e
Germano Fanelli di Octotelematics, rispettivamente con 51.000
e 47.000 euro al mese, tutto ciò è causato dal vecchio sistema
retributivo.
Pensioni dei politici
La schiera di pensioni d'oro non
finisce qui, infatti ci sono diversi personaggi con assegni mensili
di poco superiori ai 40.000 euro.
Ma i tanto amati politici quanto
percepiscono di pensione? Secondo dati del 2013 tra i politici
con pensione più alta figurano: l'ex Presidente della Repubblica
Italiana Carlo Azeglio Ciampi con circa 30.000 euro al mese, l'ex
Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro con 24.000
euro al mese, Lamberto Dini con 44.000 euro al mese ed infine
Giuliano Amato con poco più di 30.000 euro al mese.
La Legge Mosca
Nel 1974 Giovanni Mosca, da cui
il nome alla legge, diede, non volendo, un'agevolazione non da poco a
molti politici. La legge Mosca voleva essere d'aiuto a quelle
persone che avevano prestato servizio in sindacati o partiti politici
subito dopo la seconda guerra mondiale e che non avevano versato i
contributi INPS, in tal modo si permetteva anche a loro di percepire
una pensione.
Peccato però che questa legge venne
sfruttata anche da illustri politici, tra cui: l'ex Presidente della
Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, Achille Occhetto, Ottaviano
del Turco, Nilde Iotti ed altri. Per usufruire della pensione con
la legge Mosca bastava una dichiarazione scritta di un
rappresentante di un partito, o di un sindacato, in cui veniva
specificato l'impegno del richiedente all'interno della struttura.
Questo strumento fu utilizzato con poca
parsimonia, tanto che circa 40000 persone usufruirono della pensione
con la legge Mosca e poterono richiedere anche gli arretrati dal
1948. I danni per le casse dell'INPS furono di circa 25.000 miliardi
di lire.
Tra le persone che percepivano di più
di pensione in Italia figurava, fino a qualche tempo fa, anche Felice
Crosta. Il nome probabilmente a molti non dirà nulla, in effetti
non è un uomo politico ne grande imprenditore.
Felice Crosta, definito il pensionato
più ricco d'Italia, è stato un dirigente dell'agenzia rifiuti
della Regione Sicilia, adesso si dovrà accontentare di soli 3.500
euro al mese ma dal 2006 al 2012 percepiva anche 1.400 euro al
giorno. La Corte di Cassazione ha dato una sentenza sfavorevole
all'ex dirigente sostenendo che le somme erano indebitamente
percepite ed intimando la restituzione di circa un milione di euro.
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