giovedì 29 ottobre 2015

Benzina moderna in vecchi motori: cosa comporta

Alcuni autoveicoli e motocicli sono sopravvissuti per decenni fino a diventare storici, i combustibili utilizzati per i motori endotermici invece si sono evoluti ed hanno costretto i proprietari ad interventi più o meno costosi.

Chi possiede un vecchio “tubone”, una vespa anni 70 o una fiat 500 si sarà visto costretto ad apportare modifiche alla carburazione per poter continuare a scorazzare per le strade, ciò si è reso necessario per scongiurare possibili “grippaggi”.

La benzina non è stata sempre uguale, oltre che contraddistinta dai colori (rossa, gialla e verde) le benzine commercializzate hanno cambiato numero di ottani e composizione chimica. La benzina “normale”, di colore giallo, fu venduta fino a metà anni 80, io la ricordo al distributore assieme a quella super, ed era adatta per motori a basso rapporto di compressione.

Il numero di ottani della benzina “normale” era 92, venne ritirata del 1984.

La benzina “super” aveva un tipico colore rossastro, conteneva piombo tetraetile ed aveva numero di ottani pari a 98. La fine della benzina “super” venne nel 2000 a causa delle stringenti politiche ambientali e per l'incompatibilità assoluta con i moderni catalizzatori.

In alcuni casi remoti i distributori nei centri montani o lontani dai centri abitati potevano essere sprovvisti della doppia pompa nei primi anni in cui fece la comparsa la nuova benzina, e i malcapitati che avevano auto che andavano con benzina super che non potevano fare a meno di fare rifornimento si vedevano costretti a dover riempire con la “normale”.

L'effetto indesiderato della benzina “normale” in un motore con un rapporto di compressione alto fu quello del battito in testa, il problema fu risolto variando l'anticipo dell'accensione.

La benzina “verde” attualmente venduta nei distributori ha numero di ottani pari a 96, non contiene piombo ma benzene (ciò che permette di aumentare il numero di ottani).

La benzina moderna viene addittivata con prodotti chimici per cercare di aumentare il potere antidetonante, valori alti permettono l'uso in motori endotermici con elevati rapporti di compressione..

Una benzina migliore deve incendiarsi e bruciare con rapporti di compressione elevati senza detonare, l'esplosione della benzina è da evitare e produce: battito in testa, perdita di prestazione e rovina le sedi delle valvole.

Nel tempo però le benzine commercializzate hanno dovuto seguire norme ambientali sempre più stringenti ed eliminare prodotti indesiderati. La benzina con cui si circolava negli anni 80 e 90 era ricca di piombo, più in particolare di tetraetile di piombo, questo composto aumentava il numero di ottano ma era cancerogeno.

L'eliminazione del tetraetile di piombo non è stato traumatico, i motori a combustione interna funzionano con qualsiasi tipo di benzina, ma si è reso necessario modificare la carburazione. La benzina super con cui si riempivano i serbatoi dei vecchi motocicli a due tempi era ricca di tetraetile di piombo, le miscele venivano eseguite tenendo conto del potere lubrificante della benzina.

Il tetraetile di piombo aveva proprietà lubrificanti ed aumentava la vita delle sedi delle valvole, la benzina verde che si trova oggi al rifornimento ne è sprovvista onde per cui è necessario tenerne conto quando si fa il pieno.


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